Un progetto da 72milioni di euro per oltre la metà, circa 40milioni, già coperti con fondi della Regione Toscana. Siena ha dato il via alla fase due, quella operativa, della candidatura a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Ammessa alla short list insieme a Cagliari, Lecce, Matera, Perugia e Ravenna la città del Palio ha presentato la sintesi del progetto di candidatura dopo aver convinto i giurati su quattro requisiti principali: originalità e efficacia del progetto, dimensione europea, rapporto con la comunità e solidità economica.
"Dobbiamo cambiare atteggiamento e trasformarci da una città abituata ad insegnare a una città capace di imparare – ha detto il direttore di candidatura Pierluigi Sacco – E' giunto ora il momento di mobilitare tutte le energie della città e del territorio per renderlo ancora più credibile e concreto". Le parole d'ordine per il completamento del progetto saranno partecipazione con il coinvolgimento dei talenti e delle competenze del territorio con particolare riferimento alle scuole, la creazione di un laboratorio di innovazione, l'associazionismo culturale e la scena indipendente senza dimenticare il sociale con le Contrade.
Un ruolo fondamentale lo avranno anche le relazioni internazionali e lo sviluppo di nuove idee. "La nostra città è stata il teatro di una delle più grandi speculazioni economiche del nostro tempo – ha aggiunto il sindaco Bruno Valentini – E' stata messa in ginocchio e distrutta. Il punto adesso è come ritorniamo squadra con una rete di relazioni in Europa. Vogliamo non solo vincere ma cambiare questa città".
Attualità /ARTICOLO
Capitale Cultura Europea Siena dà il via alla fase 2
Il progetto è da 72 milioni. Di questi, 40 sono già stati coperti dalla Regione Toscana. Fondamentali il ruolo delle relazioni internazionali e lo sviluppo di nuove idee

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