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Capodanno storico: Pisa, Siena e Firenze in festa

Il 25 marzo, giorno dell'Annunciazione e dell'Incarnazione, nelle tre città toscane si festeggia l'inizio del nuovo anno secondo l'antico calendario

/ Redazione
Mer 25 Marzo, 2015

Il 25 marzo è un giorno molto speciale in Toscana: nel giorno dell’Annunciazione alla Vergine Maria e dell'Incarnazione un tempo si celebrava l’inizio del nuovo anno, per la precisione fino al novembre 1749 quando il Granduca Francesco III di Lorena impose a tutta la regione il calendario gregoriano. Quell’antica tradizione rivive a Pisa, Siena e Firenze che oggi festeggiano il loro Capodanno.

A Pisa il 2016 inizierà a mezzogiorno, quando secondo la tradizione un raggio del sole entrando dentro il Duomo scandisce l’inizio dell’anno solare. Un grande corteo storico si raccoglierà in Piazza dei Cavalieri e sfilerà fino al Duomo per la cerimonia del raggio solare alle 12. La sera i ristoranti proporranno un menù a tema e alle 21 in piazza dei Cavalieri si terrà un concerto. I festeggiamenti continueranno nei prossimo giorni: in particolare, sabato 28 marzo si terrà una mini-Luminara sui lungarni e sul Ponte di Mezzo, con tanto di fuochi d’artificio.

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Per il Capodanno Fiorentino sfilerà il corteo storico della Repubblica Fiorentina con tamburini e sbandieratori per le vie del centro storico, con partenza alle 14.45 dalla piazzetta di Parte Guelfa e arrivo in Piazza Santissima Annunziata, dove si terrà l’imaggio alla Cappella della Sacra effige dell’Annunziata. In serata si terrà il Concerto del Capodanno Fiorentino presso l’Auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, con George Georgescu al violoncello e Dalida Jacono al pianoforte.

Il Capodanno Senese inizierà invece alle 17 con il ritrovo presso la Chiesa della Santissima Annunziata, dove sarà offerto il cero votivo da parte del Magistrato delle Contrade, poi il corteo storico raggiungerà Palazzo Pubblico, Qui alle 18, nella splendida Sala del Mappamondo, si terrà la lectio magistralis del teologo Enzo Bianchi, Priore della Comunità monastica di Bose. Nell’ambito degli incontri “Dialoghi tra Cielo e Terra”, che propongono ogni anno in occasione del Capodanno le riflessioni di una figura di spicco della cultura italiana.

 

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