Da diversi mesi è stato avviato un cineforum permanente all’interno della Casa di Reclusione di Massa grazie alla collaborazione della Fondazione Sistema Toscana di Firenze, rappresentata dalla dr.ssa Sveva Fedeli.
Il progetto si prefigge di iniziare una riflessione sul carcere, anche attraverso il cinema ed i film dei grandi maestri per rappresentare come hanno percepito e raccontato il carcere.
Il 12 dicembre 2014 alle ore 13.30 è prevista la proiezione del film “Il Gemello” di Vincenzo Marra, con la partecipazione diretta del protagonista, l’ispettore di Polizia Penitenziaria Domenico Manzi.
Al termine della proiezione ci sarà un momento di dibattito e di confronto sui temi trattati, in particolare sulla dimensione carceraria e sul clima dei rapporti che vuole superare lo stereotipo della relazione polizia/ detenuto, nella prospettiva di un altro carcere possibile.
L’iniziativa del 12 dicembre 2014 rappresenta il punto di incontro tra il dentro ed il fuori perché parteciperanno alla proiezione del film 25 studenti dell'Istituto Statale di Istruzione Superiore D. Zaccagna di Carrara - scuola geometri, che saranno coinvolti in una discussione congiunta.
Il cineforum si trasformerà, così, in un luogo di opinioni e di scambi, in un luogo di creazione e di stimolazione di pensieri “liberi”, spesso rimasti inespressi all’interno di un contesto chiuso, quale il carcere. L’iniziativa diventa l’occasione per i detenuti per parlare di sé e delle proprie emozioni e per riflettere sulle proprie condizioni detentive in un confronto aperto con l’esterno.
La partecipazione della scuola, che si inserisce nell’ambito di un progetto di legalità, nasce proprio dall’idea di coinvolgere gli studenti per sensibilizzare i giovani alla realtà della detenzione e alla difficoltà dei reinserimento.
Il progetto, quindi, non vuole essere un momento di intrattenimento ma un momento di formazione e di conoscenza consapevole: dallo schermo alla realtà , all’emozione, alla rielaborazione personale, in un viaggio metaforico in cui si apre la mente al di fuori dello spazio fisico e ristretto del carcere.