Cultura/ARTICOLO

Carlo Monni canta Dino Campana La sveglia post-moderna in poesia

Domani, venerdì 14 dicembre, l'attore protagonista fiorentino sarà al Teatro C di Livorno per cantare le gesta del grande poeta dell'Appennino

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Carlo Monni La beffa del grasso legnaiuolo
Un’imprevedibile occasione di poesia e musica. Come un sentimento errante. Dedicato ai grandi versi di Dino Campana, il leggendario scrittore toscano nato nel 1885 proprio sulle pendici dell’Appennino e scomparso a Castel Pulci, nei pressi di Badia a Settimo, nel 1932.

Venerdì 14 al Teatro C di Livorno andrà in scena un omaggio all’”urgenza della poesia” con protagonista l’attore Carlo Monni, fine conoscitore dei “Canti Orfici” e straordinario interprete della poesia toscana. Ad accompagnarlo tre protagonisti della musica di ricerca: il produttore Arlo Bigazzi al basso elettrico, il compositore e direttore d’orchestra Orio Odori al clarinetto e Giampiero Bigazzi alle tastiere e ai suoni elettronici.

Le liriche più forti, l’ambiente fiorentino dell’epoca, gli incredibili viaggi del poeta (dalla Toscana a Buenos Aires), l’amore per Sibilla Aleramo. In un allestimento che si sviluppa sulle corde della leggerezza e della comicità più dissacrante, giocato sui continui confronti fra la vita di Monni e quella di Campana. “E’ come una veglia post-moderna – spiega Giampiero Bigazzi – i versi di Campana sono molto vivi e albergano da sempre intorno ai nostri pensieri… Ma è soprattutto un modo per ritrovarsi con quel diamante grezzo della cultura della nostra terra”.

Topics:

intoscana
Privacy Overview

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.