Una originale collezione di dipinti, sculture e grafiche, realizzata da celebri artisti come Gio Pomodoro, Sebastian Matta, Pietro Cascella, Piero Dorazio, Gianni Dova, Emilio Tadini, Igor Mitoraj, Arnaldo Pomodoro sulla tematica dei carnevali è il risultato del fecondo incontro fra il mondo dell’Arte contemporanea e quello fantasioso e creativo del Carnevale di Viareggio.
Il museo dedicato al Premio “Carnevalotto” presenta opere di pittura, scultura e grafica che, dal 1987 ad oggi, hanno appositamente realizzato alcuni fra i più importanti artisti italiani e stranieri. Il Premio, con cadenza annuale, è stato istituito dalla Fondazione Carnevale e dalla Galleria d’Arte Contemporanea Studio Saudino per premiare il carro e il carrista primo classificato di ogni edizione.
Il Premio, oltre a voler mettere in atto un fecondo incontro fra il rigoroso mondo dell’Arte e quello fantasioso del Carnevale, si è posto l’obiettivo, fin dalla sua istituzione, di creare una originale e importante collezione di opere d’arte contemporanea la cui fonte di ispirazione fosse proprio il carnevale, che ha dato a Viareggio notorietà internazionale.
Le opere degli artisti che di anno in anno si sono avvicendati, ai quali va gratitudine ed ammirazione, rappresentano linguaggi espressivi differenti nel contesto del panorama artistico internazionale. Il Premio “Carnevalotto”, che sottolinea la partecipazione attiva degli artisti al Carnevale, ha inteso trasformare la ricerca artistica in festa gioiosa, dove la riflessione sull’arte si intreccia alle pratiche manuali e artigianali, in modo da creare legami e collaborazioni capaci di un vicendevole arricchimento.
E’ stato così possibile realizzare anche carri e costruzioni innovative e originali, progettate dagli artisti e realizzate grazie alla straordinaria abilità delle maestranze della cartapesta. Il Premio è rivolto a coniugare la sofisticata autonomia dell’arte con la popolarità dei carri realizzati dai Maestri della cartapesta, ai quali la Città ha dedicato una grandiosa e operosa “Cittadella”, dotata di una sezione espositiva e museale. Arte e artigianato fanno tutt’uno in una festa del pensiero e della tecnica, che è appunto il CARNEVALOTTO: il carnevale dei carnevali.
Il secondo piano del Museo della Cittadella del Carnevale, allestito a tale scopo, è stato destinato a sede permanente ed esclusiva delle Opere della Collezione del Premio “Carnevalotto.”da cui prende il nome con la dizione: MUSEO ARTE CONTEMPORANEA “CARNEVALOTTO” Tali Opere sono state ordinate e predisposte, secondo un articolato percorso espositivo, con la consulenza di Loredana Parmesani storico e critico d’arte e docente all’Accademia di Brera. Questa originale collezione di dipinti, sculture e grafiche, realizzata da celebri Artisti, sulla tematica dei carnevali è il risultato del fecondo incontro fra il mondo dell’Arte contemporanea e quello fantasioso e creativo del Carnevale di Viareggio. Di tale esigenza si sono fatti interpreti la Fondazione Carnevale e lo Studio Saudino fino dall’edizione dal carnevale 1987, con l’intendimento di sviluppare una risorsa,di primaria importanza, anche dal punto di vista socio-economico e produttivo, presente in Versilia secondo una antica tradizione.
Questa manifestazione che va sotto il nome di PREMIO “CARNEVALOTTO,” è tutelata da un Marchio Registrato (a nome della Fondazione Carnevale e dallo Studio Saudino) il cui Logo, raffigurante una maschera, è opera esclusiva del celebre Artista Sebastian Matta, che ha cortesemente autorizzato la sua utilizzazione a scopo culturale. La disposizione delle Opere nel Museo del Premio “Carnevalotto”, nell’ambito della Cittadella del Carnevale con la loro catalogazione iconografica e storiografica rappresenta un evento di grande importanza per la nostra Città, il cui merito principale è da ascrivere al Presidente della Fondazione Carnevale Alessandro Santini e al Consiglio in carica.
IL PREMIO CARNEVALOTTO 2012 E’ AFFIDATO ALL’ARTISTA GIANFRANCO PARDI
La Cerimonia di Presentazione della sua opera venerdì 2 marzo Gianfranco Pardi nasce a Milano nel 1933, dove vive e lavora. Esordisce alla fine degli anni Cinquanta nell’ambito dell’Informale, poi dalla seconda metà degli anni Sessanta imposta una ricerca sullo spazio e sulla progettualità costruttiva che dà vita ad opere di grande rigore formale, caratterizzate dall’integrazione di disegno, pittura e scultura in una dimensione spaziale di respiro architettonico. “Il rapporto tra pensiero e forma, tra spazio e luogo, tra costruttività e costruzione, sono infatti, da sempre, i temi ricorrenti nelle opere dell’artista sia in pittura che in scultura”. (G. M. Accame)