Sono 450 le persone sfollate per l'esondazione di un fiume a Carrara, di queste 50 sono ospiti del centro di accoglienza allestito dalla protezione civile, mentre le altre hanno trovato ospitalità da amici e parenti. Una ventina di persone sono state portate via dalle loro abitazioni in elicottero, le altre con gommoni o altri natanti. Manca ancora una stima dei danni: i soccorritori e le autorità al momento si sono concentrati sull'emergenza. Intanto quest'oggi è tornata l' elettricità in tutta la zona di Marina di Carrara, l'Enel informa poi che rimangono solo tre cabine secondarie prive di energia elettrica in zone ancora completamente allagate.
Ieri è stato chiusa l'apertura di circa 80 metri che si era creata nell'argine. Scuole chiuse anche oggi nel sud della Maremma a causa della proroga dell'allerta meteo fino a venerdì prossimo decisa e confermata questo pomeriggio dalla protezione civile della Regione Toscana.
SALVATE DUE PERSONE DISABILI - Continuano ad operare nell'area colpita 3 mezzi anfibi, che nel corso della giornata hanno soccorso e portato in salvo centinaia di persone bloccate nelle abitazioni o nelle autovetture. Salvate dalle squadre dei vigili del fuoco due persone disabili, estratte stamani dalla propria abitazione ad Aulla, investita da una frana. Salvato un altro disabile bloccato in uno scantinato allagato nella propria abitazione ad Avenza. Per il coordinamento delle operazioni di soccorso e ricevere richieste di assistenza da parte della popolazione, permangono attivi due posti di comando avanzato nell'area di Carrara Fiere.
SCUOLE CHIUSE - In particolare le scuole rimangono chiuse a Capalbio, Orbetello, Sorano, Pitigliano, Manciano, Magliano, Santa Fiora, Scansano, Monte Argentario. Nel pomeriggio, a causa delle piogge, il fiume Albegna è salito di livello, mentre in alcune strade di aperta campagna ci sono stati smottamenti e modeste tracimazioni di canali e fossi del reticolo idraulico minore.
Proseguono le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco nelle aree alluvionate della provincia di Massa Carrara, con evacuazioni ancora in corso dalle abitazioni invase dall'acqua. Lo fanno sapere i Vigili del Fuoco precisando che sono stati finora oltre 400 gli interventi effettuati da stamattina dai 100 uomini impegnati nella zona, con soccorritori acquatici, sommozzatori e mezzi anfibi. Dalla mattina fino al primo pomeriggio ha operato l'elicottero AB 412 del Reparto Volo di Genova, che ha effettuato 10 interventi di soccorso con recupero con il verricello di persone rifugiate sui tetti o bloccate in acqua.
ROSSI COSTITUISCE UNA COMMISSIONE D'INDAGINE- Recatosi in città per la rottura dell'argine, il presidente della Regione Enrico Rossi ha detto: "In questi ultimi anni più volte sono stato chiamato a fare i conti con allagamenti, frane e alluvioni. Esperienze che oltre a provocare notevoli danni producono disagi e sofferenze nelle popolazioni. Da tutto questo ho imparato che i presidenti di Regione, che vengono nominati commissari, hanno bisogno di qualche potere in più, come quelli affidati ai commissari di governo, per la realizzazione di opere idrauliche e idrogeologiche". Il Governatore nel pomeriggio di oggi ha poi annunciato la volontà di formare una Commissione di inchiesta amministrativa, allo scopo di individuare, nell'arco di 15 giorni, le cause del disastro e accertare le responsabilità della costruzione del muro di contenimento del Carrione. Sarà presieduta dall'avvocato Lucia Bora, responsabile dell'Avvocatura regionale, e composta dalla dottoressa Ivana Malvaso, responsabile dell'ufficio ufficio contratti e appalti, dall'ingegnere Simone Nepi del Genio civile di Toscana Centro e dalla dottoressa Silvia Carignani della Direzione generale della presidenza. "Ci riserviamo di procedere ad una azione di risarcimento civile per danno – ha detto il presidente - perché la Regione ha finanziato la realizzazione dell'argine con 4 milioni. Collaboreremo anche con la Procura per gli aspetti penali". "Dopo la verifica che abbiamo svolto negli anni scorsi in seguito alla rottura dell'argine del Serchio sullo stato della consistenza e della solidità di tutti gli argini costruiti in terra in Toscana - ha chiosato il presidente - attiverò una collaborazione con le Università per una verifica delle altre situazioni, in particolare come in questo caso argini in cemento amato, allo scopo di costruire una graduatoria di interventi e rassicurare i cittadini di altre zone della regione"
ERASMO D'ANGELIS - Addirittura arrabbiato il capo struttura di missione contro dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture, Erasmo D'Angelis: "Si resta senza parole e anche abbastanza allibiti e arrabbiati di fronte al cedimento strutturale per 80 metri dell'argine di un torrente ad altissimo rischio di esondazione come il Carrione di Carrara, realizzato in cemento armato nel 2008, collaudato nel 2010 e crollato come burro". Una situazione "inaccettabile" per la quale "vanno verificate presto le responsabilità".