Cultura/ARTICOLO

Casa del Cinema: si spengono i riflettori

I principali festival cinematografici chiedono un tavolo di confronto tra enti pubblici e la proprietà del cinema

/ Elisabetta Vagaggini
Mar 10 Dicembre, 2013
Dall'1 febbraio 2013 la programmazione del cinema Odeon, la più antica e bella sala cinematografica fiorentina, tornerà a cura della famiglia Germani. Lo ha fatto sapere la stessa proprietà che ha indetto martedì 18 dicembre una conferenza stampa ad hoc, alla presenza delle testate fiorentine che fino alla scorsa settimana hanno raccontato della "50 Giorni", la più importante manifestazione cinematografica toscana - e una delle principali a livello nazionale - e dei principali festival fiorentini.

Una scelta dettata dal fatto che Fondazione Sistema Toscana ha dato disdetta, lo scorso luglio, al contratto di affitto in cadenza a fine 2012. "La disdetta del contratto d'affitto del Cinema Odeon - dichiara FST - non ha impedito a Fondazione Sistema Toscana di formulare alla proprietà una proposta organica finalizzata a prorogare il contratto in scadenza in attesa della disponibilità del Cinema Teatro della Compagnia. Tale proposta è stata resa possibile dalle recenti volontà di contribuire al progetto Casa del Cinema manifestate da soggetti pubblici e privati, accomunati dalla volontà di assicurare il futuro della felice esperienza sostenuta dalla Regione Toscana".

Proposta che purtroppo non è stata accettata: "abbiamo ricevuto - ha spiegato Gloria Germani - solo pochi giorni fa una proposta informale da parte della direzione di FST di prorogare l'affitto per un anno. Una proposta che abbiamo ritenuto di non poter accettare in quanto la Regione ha già dichiarato pubblicamente di aver scelto come sede della Casa del Cinema il Teatro della Compagnia e riprendere tutti i contatti con le case di distribuzione tra un anno avrebbe comportato per noi un ritardo molto penalizzante. Ringraziamo - ha detto Germani - la Fondazione Sistema Toscana per il lavoro svolto in questi tre anni ma bisogna guardare al futuro. Da febbraio continueremo con i film in lingua originale, con le lezioni di storia, con gli eventi in collaborazione con la Fondazione Palazzo Strozzi e con una programmazione di qualità. Voglio tranquillizzare tutti: non abbiamo mai pensato di fare dell'Odeon un supermercato o un negozio di scarpe".

Certo non sarà più la stessa cosa, ed è evidente che la programmazione dovrà trovare compromessi con i film che fanno fare cassetta.
Nonostante le rassicurazioni di Gloria Germani che ha dichiarato "abbiamo ospitato per due edizioni, anche prima del contratto triennale d'azienda, la 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze" e siamo disponibili a continuare ad ospitare la manifestazione", i festival, preoccupati per la situazione del cinema a Firenze e in Toscana, si sono riuniuti per chiedere a viva voce un tavolo di discussione che coinvolga Regione, Comune, FST e Odeon Cinehall.

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