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Cassa integrazione in deroga Accordo tra Regione e Inps

La firma dell'accordo a Firenze con le parti sociali nella sede di Palazzo Sacrati Strozzi.  Le domande potranno essere inviate on line alla Regione Toscana a partire dal prossimo 17 dicembre

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
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Un accordo fra Regione Toscana, Inps e parti sociali garantirà l’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga a partire dal primo gennaio e per tutto il 2013. Le domande potranno essere inviate on line alla Regione Toscana a partire dal prossimo 17 dicembre. L’intesa è stata firmata oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Regione, su proposta dell’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini. Firmatari dell’accordo sono Cia, Cna, Coldiretti, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Confturismo, Lega Coop, Cgil, Cisl e Uil. Fra i firmatari, per la prima, c’è anche l’Inps, superando così la necessità di una intesa successiva con l’ente cui spetta, dopo l’autorizzazione da parte della Regione, l’erogazione degli assegni.

“Questa intesa – ricorda l’assessore Simoncini – si colloca in un quadro drammatico, che vede disponibile sul bilancio dello stato uno stanziamento complessivo di 800 milioni a fronte di una spesa nel 2012 che si avvia a superare i 2 miliardi. E le risorse sono largamente insufficienti anche per la Toscana, dove chiudiamo il 2012 con 130 milioni di risorse erogate e dovremmo affrontare il 2013 con appena 42 milioni, meno della metà di quanto effettivamente servirebbe. Con il rischio concreto di arrivare a far fronte alle necessità al massimo fino a giugno”. Così dal tavolo regionale con le parti sociali parte un appello al governo ed al parlamento a cambiare quanto già deciso, aumentando lo stanziamento. Intanto la Regione Toscana, con la firma di oggi, lavora comunque per non lasciare scoperti lavoratori e aziende in difficoltà, rendendo possibile il ricorso alle risorse che sono al momento disponibili.

“Il nuovo accordo contiene alcune novità – spiega l’assessore – cui ci costringe l’incertezza sulla disponibilità futura di risorse. La coperta è stretta e dobbiamo cercare di usarla al meglio per non lasciare nessuno fuori. Per questo l’accordo quadro esplicita il fatto che le autorizzazioni a cassa e mobilità in deroga saranno effettuate in base alle risorse disponibili, cioè tenendo conto di quelle effettivamente erogate. Inps è chiamato a certificare la spesa e a comunicarla con tempestività per evitare errori o sprechi. Abbiamo poi specificato che le aziende sono tenute e fare domanda di Cassa integrazione in deroga non prima di 15 giorni dall’inizio del periodo, mentre ciascuna richiesta, salvo casi particolari, non potrà essere inferiore a 15 giorni e superiore ai tre mesi, che però potranno essere rinnovati fino ad un massimo di 12.

L’azienda dovrà fornire precise motivazioni per cui, non potendo usufruire di cassa ordinaria o straordinaria, deve ricorrere alla Cassa in deroga . Tutto questo richiederà controlli più stringenti, per verificare i requisiti e sanzionare gli abusi, facendo sì che da parte delle aziende si faccia un uso responsabile di questi strumenti”. Cassa integrazione in deroga Spetta, in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro, a lavoratori (operai, impiegati, quadri, apprendisti) di aziende per le quali non sono previsti ammortizzatori sociali dalla normativa a regime o che non possono più accedervi,perchè li hanno già esauriti.

Le richieste devono essere presentate on line alla Regione Toscana entro la fine del periodo di riduzione o sospensione e non prima di 15 giorni dall’inizio della Cig. Il periodo non può essere inferiore e 15 giorni e non superiore ai 3 mesi (con l’eccezione delle aziende in fallimento). Mobilità in deroga Spetta agli apprendisti licenziati, ai lavoratori in mobilità o disoccupati che hanno esaurito il trattamento ordinario e maturano il diritto alla pensione nei 12 mesi successivi o licenziati da imprese cessate per le quali sono in corso processi di reindustrializzazione. Possono accedervi anche i lavoratori a tempo determinato e in somministrazione licenziati o cessati che all’atto della cessazione del rapporto di lavoro sono esclusi dai trattamenti di mobilità, disoccupazione ordinaria, Aspi e mini Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego, introdotta dalla legge Fornero al posto dell’indennità di disoccupazione intera o ridotta).

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