Girare fra i banchi di artisti ed artigiani provenienti da tutta Europa alla ricerca di pezzi unici…....saranno presenti 70 artisti di nazionalità diverse italiani, inglesi, giapponesi, statunitensi, russi, francesi, slovacchi, israeliani, tedeschi tutti accomunati da produzioni in ceramica di altissima qualità nelle tecniche più diverse dalla calda e rassicurante maiolica alla finissima porcellana, dalla robustezza del gres alla matericità del raku. Potrete trovare oggetti d’uso e di arredamento, bijoux e sculture in un caleidoscopio di forme e colori che saranno una gioia per i vostri occhi. Un’occasione rara per oggetti unici!
Quest’anno personalita’ d’eccezione saranno presenti alla XII Fiera Internazionale della Ceramica il 1 e 2 ottobre. Lee Babel con le sue splendide sculture, l’Atelier Bottani-Deschaud di La Borne con il gres salato, un nutrito gruppo di ceramisti dalla Provenza, le gioiose ceramiche a lustro di Paola Staccioli. Sotto i Loggiati dell’Istituto Degl’Innocenti i laboratori per bambini “Giochiamo con l’argilla”. Dalle 10,30 alle 12,30 al mattino e dalle 15,30 alle 19,30 nel pomeriggio i bambini fiorentini potranno sperimentare, con l’aiuto dei maestri ceramisti, nella realizzazione di semplici manufatti ma di sicura soddisfazione!
L’attenzione che Lee Babel rivolge alla forma nella sua globalità e ai singoli elementi che la compongono le provengono indirettamente dal modus operandi della Scuola del Bauhaus. La sua insegnante Walburga Külz (1921-2002), infatti, fu allieva di Otto Lindig (1895-1966), uno dei primi Formmeister (Maestro della Forma) della sezione ceramica del Bauhaus di Weimar (la cui sede staccata si trovava a Dornburg).
Nell’Istituto degli Innocenti verra’ proiettato il film “Raccolto d’Inverno” di Riccardo De Cal. Questo film è stato presentato nell’ambito della 67esima Edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ed è il cine-ritratto dell’artista-ceramista Alessio Tasca presente alla nostra manifestazione di quest’anno. Mani veloci, avvezze al lavoro, pestano, impastano, battono. I colpi sono ora più sordi, ora più precisi, sonori. Tutto ha inizio dalla materia: l'argilla, anzi, la "crea" come si chiama dalle nostre parti. E come in un percorso iniziatico, l'uomo, il ceramista, si reca dapprima dove tutto ha origine: le cave. Montagne d'argilla. È un luogo strano, silenzioso, dove tutto ha lo stesso colore lunare e sembra davvero un altro pianeta. Chi è questo vecchio taciturno, col viso incorniciato da bianchi boccoli in forma di fiammelle, che creano l'impressione di una testa ellenistica? Quale la sua storia di uomo, di ceramista, di artista?
Il film tenta un percorso nella sua vita e nel luogo simbolico al quale ha dedicato immensi sforzi, nel quale si è insediato da lunghissimo tempo: l'antica fornace di Rivarotta. Innestandosi sulla tradizione millenaria della ceramica, egli ha avuto un'intuizione che gli ha permesso di scoprire un modo nuovo di lavorarla. Ed è attorno a questa intuizione che tutto il film si svolge, passando attraverso la fatica di creare un'altra opera, attraverso questo inverno che è sì l'inverno della vita, ma è un inverno produttivo, e il raccolto è sempre il frutto del duro lavoro, di fronte al quale quest'uomo non si è mai tirato indietro» sintetizza Riccardo De Cal.
Per info: Arte della Ceramica Associazione di Ceramisti
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Associazione La Fierucola APS
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Cultura/ARTICOLO
Ceramica, Firenze capitale d'Europa
Fiera Internazionale il 1 e 2 Ottobre in Piazza SS.Annunziata

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