Enogastronomia/ARTICOLO
Cesira, il Cioni e i contadini: da Fucecchio a Youtube
L'azienda biologica "Dalle nostre mani" presenta un video dove gli anziani viticoltori si raccontano, in diretta dalle loro vigne

Cesira, Dalle nostre mani
Cesira Marabotti ha 83 anni e l’energia di una ragazza, quella di chi ha vissuto tutta la vita a contatto con la terra, nel suo caso quella di Fucecchio. Da qualche giorno il suo volto di antica contadina, incorniciato dall’immancabile fazzoletto, spopola su YouTube, dove racconta la sua storia, ovviamente in forte accento toscano. “Questa vigna l’abbiamo fatta io e mio marito 50 anni fa, c’ho lavorato tanto, Madonna! Si ramava, si spampanava, poi a Natale si faceva anche il Vin Santo: si serbava apposta l’uva sulle stuoie…” spiega Cesira, poi scoppia a ridere, scosta gli occhi dalla telecamera.
Il video, presentato alla fiera dei viticoltori alternativi “Vino Vino Vino” di Cerea (Verona) nasce dall’idea di due giovani coltivatori anch’essi di Fucecchio, Lapo Tardelli e Giulio Wilson Rosetti, titolari dell’azienda biologica Dalle Nostre Mani, che da quattro anni affittano le vigne storiche dai piccolo agricoltori della zona e cercano di produrre il vino "come si faceva una volta".
Proprio per non smarrire il patrimonio di saperi delle vecchie generazioni, Lapo e Giulio hanno deciso di raccogliere in un video i racconti e i ricordi di 14 anziani contadini: lezioni d’enologia molto speciali, che diventano lo spaccato di un mondo che rischia di scomparire per sempre.
“Mio padre c’ha quasi 102 anni, è nato a Fucecchio e ha sempre vissuto qui, è stato contadino sin da bambino. Questa vigna l’hanno fatta lui e mia madre da soli, nel ’65: hanno dato tutto per questa vigna. La produzione è buona, perché la vita vecchia il vino lo fa bene” racconta il Cioni, al secolo Giancarlo, anni 78, che nel video ci presenta suo padre, Novello.
Questi visi scolpiti dal tempo, semplici, sono gli stessi che campeggiano sulle bottiglie prodotte dall’azienda di Lapo e Giulio, 27mila l’anno, tutte con le etichette che ritraggono i profili degli anziani proprietari delle vigne: una vera e propria fotografia della cultura contadina della Toscana.