Enogastronomia/ARTICOLO

Chianti classico, vendite in crescita L'export la fa da padrone

E' quanto emerge da 'Chianti classico Collection', la manifestazione in corso alla Leopolda, Firenze, che fa da anteprima alle nuove annate del vino

/ Redazione
Mer 19 Febbraio, 2014
Chianti classico

Crescono nel 2013 le vendite del Chianti classico: +0,5% rispetto al 2012. Vanno forte i mercati esteri: le esportazioni rappresentano l'80% del venduto. Sale il prezzo dello sfuso che nel 2013 ha spuntato una media di 185 euro a ettolitro, in rialzo del 27% rispetto ai 145 euro dell'anno precedente. E' quanto emerge da 'Chianti classico Collection', la manifestazione in corso alla Stazione Leopolda di Firenze che fa da anteprima alle nuove annate di vino che andranno in commercio e che ha visto il lancio mondiale della 'Gran selezione', un nuovo tipo di vino che si pone al vertice della piramide produttiva del Gallo neroaffiancando l'Annata e la Riserva.

Il direttore del Consorzio Giuseppe Liberatore afferma: “Le vendite nel 2013 hanno sostanzialmente tenuto, con il prezzo dello sfuso che ha fatto un bel salto in avanti. In più, il consorzio con la presentazione della 'Gran selezione' sta dando un segnale forte dal lato qualitativo. Certo questa nuova tipologia, come da prime stime del Consorzio, per ora si attesta sull'8-9% della produzione complessiva della denominazione, ma darà un impulso fondamentale”.

Il mercato delle esportazioni, che va per la magggiore, vede al primo posto gli Stati Uniti: al 31% delle vendite, seguiti da Canada e Germania al 10%, Regno Unito con il 6%, Svizzera 5%, Giappone e Paesi Scandinavi al 4%, Benelux, Cina e Hong Kong al 3%, Russia e altri Paesi al 2%. La produzione di vino Chianti Classico ha raggiunto nel 2013 i 242 mila ettolitri, registrando un incremento del 5% sul 2012 (a quota 230 mila ettolitri).

Il consorzio conta 560 soci, di cui 365 imbottigliatori e complessivamente il 'distretto' del Chianti Classico, conta un fatturato stimabile in oltre 600 milioni di euro, tra la produzione vinicola e quella di olio, oltre al turismo e alle attività ricettive.