Una parte di Toscana conosciuta in tutto il mondo. Da anni eletta come nuova casa di vari artisti come il pittore americano George d'Almeida, Leo Lionni, Maro Gorki - figlia del grande pittore armeno-americano Arshile Gorky - e Matthew Spender che, come raccontava Bernardo Bertolucci , “Il mattino lavorava la terra del suo podere in Chianti e il pomeriggio si chiudeva nel suo fienile-studio a dipingere”.
Artisti, ma non solo, anche strenui difensori di una cultura profondamente radicata nella terra, in grado di lottare per la qualità del vino o per la tutela del paesaggio contro gli scempi edilizi.
Il mito patinato del Chiantishire si concretizza grazie al romanzo dello scrittore inglese John Mortimer , Summer's Lease , diventato una serie tv "gialla" mandata in onda dalla Bbc, e il film Io Ballo da sola di Bernardo Bertolucci .
Il rapporto del territorio del Chianti con l’arte contemporanea risale al 1959 quando il Conte Guido Chigi Saracini , fondatore dell’ Accademia Chigiana , affida a Vico Consorti l’esecuzione delle sculture per il parco della villa di Castelnuovo Berardenga .
Nel parco progettato da Agostino Fantastici nella prima metà del XIX secolo, il Conte volle realizzare un racconto autobiografico che rispecchiasse il proprio rapporto con la musica, passando da Chopin a Boito .
Su questo fertile terreno culturale si sono sviluppate negli anni iniziative pubbliche e private che hanno visto più soggetti concorrere alla sperimentazione di nuovi percorsi di attraversamento culturale del territorio.
Il progetto più ambizioso, anche perché unisce le due aree geografiche del Chianti quella fiorentina e quella senese, è la rassegna biennale di arte contemporanea Tusciaelecta. La rassegna coinvolge più comuni ed “opera su un possibile modello di ridefinizione del paesaggio e del tessuto urbano attraverso l'inserimento di lavori contemporanei nel territorio”. Gli artisti selezionati da un curatore, sono invitati a esplorare il territorio per progettare degli interventi site specific tenendo conto degli imput provenienti dal contesto e delle modalità di fruizione di un pubblico eterogeneo composto da residenti, turisti e addetti ai lavori.
A fianco delle amministrazioni pubbliche operano i privati che con entusiasmo propongono in una terra già ricca di monumenti del passato, valide opportunità per scoprire l’arte contemporanea attraverso una fruizione estetica delle opere e degli spazi.
Il Parco Sculture del Chianti, nato da un sogno del dott. Piero Giadrossi (director) è costituito da ventitre opere collocate nei 13 ettari di bosco antistanti la vecchia fornace di Pievasciata .
Azioni di puro mecenatismo vengono attuate dai proprietari del Castello di Ama : sotto la direzione artistica della Galleria Continua di San Gimignano , ogni anno, dal 2000, un importante artista di fama internazionale (in ordine cronologico, Pistoletto , Buren e Paolini ) viene ospitato per realizzare a diretto contatto con la cultura vinicola opere permanenti che vanno ad arricchire il già consistente patrimonio storico-artistico della tenuta.
(Fonte: Apt Siena)
Made in Toscana/ARTICOLO
Chianti, dimora di grandi artisti
Location ideale e luogo di cultura

Io ballo da sola di Bernardo Bertolucci