Ciak sul lavoro è il titolo della rassegna cinematografica dedicata ai film che raccontano le fabbriche, gli uffici, la crisi, la precarietà, in altre parole il mondo in continua evoluzione del lavoro. Una manifestazione giunta quest'anno all'edizione numero dieci, organizzata dall'Associazione Annémic, Filcams Cgil Toscana e Firenze, curata dal critico Gabriele Rizza, che si caratterizza per la presenza in sala degli autori e dei protagonisti.
Il sindacato rinnova così la volontà di controntarsi su temi di grande attualità attraverso il cinema. "La rassegna Ciak sul lavoro - ha dichiarato in conferenza stampa Marco Pesci della Cgil - è un modo efficace per il sindacato i allargare il proprio raggio d'azione, al di là di chi segue normalmente le attività e le iniziative sindacali, per dialogare con i cittadini e riportare l'attenzione del pubblico sul tema del lavoro".
Le proiezioni, che si terranno allo Spazio Alfieri di Firenze (via dell'Ulivo, 6), in collaborazione con Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana, e inizieranno il 1° aprile (ore 21.00). In programma Scusate se esisto, di Riccardo Milani, con una sceneggiatura firmata da nomi noti come Furio Andreotti, Ivan Cotroneo, Giulia Calenda, e Paola Cortellesi, compagna del regista anche nella vita. Nel film, interpretato dalla stessa Paola Cortellesi, da Raoul Bova, Lunetta Savino, Corrado Fortuna, Ennio Fantastichini, Stefania Rocca, Marco Bocci e Cesare Bocci, si racconta di una giovane e brillante architetta, che pur avendo un curriculum di studi invidiabile e impeccabile, finisce in una serie di situazioni assurde ed equivoci esilaranti, perché “bisogna sempre fingere di essere qualcun altro o nascondere qualcosa di se stessi per poter raggiungere i propri obiettivi”. Un film che ci porta a conoscere da vicino ancora una volta lo squallore delle periferie urbane, in particolare del Cordiale di Roma, cittadella satellite e dormitorio, frutto della cemetificazione dissennata degli ultimi decenni. Alla proiezione è annunciata, anche se non confermata, la presenza di Paola Cortellesi.
Mercoledì 15 aprile è la volta di Buoni a nulla, del regista Gianni Di Gregorio, esempio di come nel cinema si possa esordire, con successo anche a sessant'anni. Nell'esilarante film, che vede nel cast Valentina Lodovini, Marco Messeri e Anna Bonaiuto, si racconta dell'anziano Gianni. Impiegato e arrivato finalmente ad un passo dalla pensione, gli viene comunicato che dovrà rimanere ancora in servizio per gli effetti della temutissima riforma Fornero. Ma niente sarà più lo stesso per lui: verrà trasferito nella nuova avveniristica periferica sede zona Fiumicino (lui che al lavoro ci andava a piedi) e soprattutto avrà altri tre anni di lavoro. Nella nuova sede tra internet, social media, nuove parole e nuove procedure, il nostro eroe moderno di una società che non riconosce più il diritto a godersi un po' di libertà, nemmeno superata la soglia dei 65, sarà il protagonista di gag e situazioni esilaranti, che riveleranno il suo vero carattere combattivo. Il film sarà presentato dallo stesso Di Gregorio.
Il 27 aprile, dopo essere stato il vincitore del Premio Nice Città di Firenze, torna il film Il venditore di medicine, di Antonio Morabito, presentato alla presenza del regista. Una fiction che attinge purtroppo ad una realtà scomoda: il fenomeno di quei medici che segnano medicinali e interventi anche quando non necessari, meramente a scopo di lucro. Nel film reciatno Claudio Santamaria, Isabella Ferrari, Evita Ciri, Marco Travaglio. Si racconta di una pratica illecita che ha il nome di comparaggio. Le case farmaceutiche ottengono da medici conniventi la prescrizione dei propri prodotti in cambio di contropartite, sostanziose regalie, in denaro e non solo. Una cronaca quotidiana che riguarda un giro d'affari da capogiro, uno dei lati oscuri della società contemporanea. Nel film Marco Travaglio interpreta il primario “incorruttibile”, mentre il critico cinematografico Roberto Silvestri ricopre il ruolo del giudice.
Mercoledì 29 aprile Luigi Lo Cascio presenta il suo La città ideale. E' la contropartita del primo film, quello sul Cordiale di Roma. Qui Siena è scelta come esempio di ecologia, buon vivere, rispetto per l'ambiente. Ma una serie di eventi e incidenti nei quali incapperà il protagonista dimostreranno che la città ideale non esiste, che la menzogna e la corruzione prevalgono sempre sull'onestà dei cittadini. Un paradosso su come in Italia una diffusa corruzione affossi il paese e il suo sano sviluppo.
Chiude la rassegna, martedì 5 maggio, il film I nostri ragazzi, presentato dal regista Ivano Di Matteo. Tratto dal romanzo La cena dell’olandese, di Herman Koch, racconta della famiglia borghese in cui due fratelli, con due caratteri opposti, agli antipodi per scelte di vita, si incontrano a cena ogni mese in un ristorante romano perché così vuole la tradizione e così prescrivono le buone maniere. Discorsi di facciata e ipocrisia, fino a quando gli eventi precipitano e gli equilibri saltano. Cosa fare se uno dei ragazzi commette un reato? E' su questo che il film interroga il pubblico. Una "commedia domestica"che sfocia in thriller, in cronaca vera, in indagine nel conflitto generazionale, tra affetto, ideologia e stereotipi da superare.
Le proiezioni sono accessibili con un biglietto di soli 3 euro. Info: www.spazioalfieri.it