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Clima, verso la conferenza mondiale di Parigi. La tappa toscana

Sarà l'evento italiano e si giocherà tutto sulla democrazia partecipativa. Il 6 giugno a Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, ci sarnno 12 tavoli, ciascuno con 10 persone

/ Redazione
Lun 16 Marzo, 2015
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Cento eventi in cento nazioni con il coinvolgimento di oltre 10mila cittadini. Con un obiettivo: arrivare con le idee chiare alla conferenza mondiale sul clima che si terrà a dicembre a Parigi.

La Toscana rappresenterà l'Italia. Data da tenere bene a mente: il 6 giugno, esattamente sei mesi prima dell'incontro planetario. Una tappa di avvicinamento che servirà a raccogliere le istanze dei cittadini, opinioni su clima ed energia che saranno messe nero su bianco in un'unica voce strutturata da portare a Parigi.

A livello mondiale la giornata del 6 giugno comincerà nella regione del Pacifico e terminerà nella costa occidentale degli Stati Uniti. In ogni paese la consultazione avverrà allo stesso modo e osservando lo stesso protocollo metodologico, ovvero trenta domande e trenta temi con un modalità di confronto uguale a tutte le latitudini.

In Toscana l'appuntamento è a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della giunta regionale, Ci saranno 12 tavoli e 10 persone per ciascun tavolo. L'evento, a cui partecipa anche Fondazione Sistema Toscana, è a porte chiuse e ci si potrà candidare online tramite una stanza virtuale dentro il portale Opentoscana. Dopo il confronto, i risultati saranno portati alla conferenza preparatoria di Bonn del 15 giugno, poi a settembre ci sarà un incontro di sensibilizzazione. Fino alla conferenza internazionale di Parigi in dicembre.

Alle conferenze sul clima sono consolidate le pratiche di lobbying delle associazioni ambientaliste, imprese di energia rinnovabile, aziende chimiche o che hanno a che fare con la produzione di energia. “Sarà la prima volta – ha detto l'assessore regionale alla partecipazione Vittorio Bugli – che porteremo una lobby tutta particolare, quella che cercherà di far valere il punto di vista dei cittadini”.

Ma c'è soprattutto da decidere. E anche in fretta. Il clima in questi anni è cambiato molto. E la Toscana se n'è accorta forse più di altre regioni, riferisce il Lamma. Dal 2011 a oggi è stata colpita da 11 eventi catastrofici, perlopiù alluvioni.

Lo afferma anche l'assessore Bugli: “Alla politica si chiede capacità di rispondere e di reagire in maniera immediata e efficace a situazioni di crisi come quelle delle catastrofi naturale. Ma la politica non si può ridurre solo a essere reattiva: ha il compito di essere lungimirante e strategica e di fare scelte che avranno conseguenze al di là dell'orologio dell'urgenza”. Da qui l'importanza di avere un contributo da parte dei cittadini.   

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