Calano fatturati e occupazione, crescono però gli investimenti. In sintesi è questo il quadro che emerge dai dati del progetto Trend per la provincia di Pisa presentati ieri dalla Cna di Pisa.
Secondo la ricerca, il fatturato dell’artigianato pisano nel primo semestre del 2010 perde terreno rispetto all'anno precedente (-17,4%) e anche la flessione delle retribuzioni (-14,8%) mostra dei problemi a livello occupazionale. I ricavi diminuiscono in un anno di circa 70 milioni di euro, mentre le retribuzioni calano di 5 milioni di euro. Si mantengono invece stabili i consumi (+0,8%), mentre buone notizie giungono dagli investimenti che si quadruplicano rispetto allo stesso periodo del 2009.
Il macro-settore con la maggiore quota sul totale artigiano è quello delle costruzioni con il 52,7%, segue il manifatturiero con il 29,6% ed infine i servizi con il 17,7%.
“Certo il quadro è molto preoccupante – commenta il presidente provinciale CNA Andrea Zavanella - anche perché il calo registrato negli indicatori più significativi come il fatturato, le retribuzioni cioè i livelli occupazionali, i costi delle imprese ed anche gli investimenti che sono l’unico dato in controtendenza, dicono che siamo ben lontani dall’uscire dalla crisi. Rimane decisivo attuare una strategia difensiva e di sostegno alla domanda locale per le costruzioni ed i servizi, mentre il manifatturiero può beneficiare anche di interventi più offensivi, rivolti ad accrescere la penetrazione dei mercati esteri. In altre parole serve una adeguata attenzione da parte della politica nazionale e locale per trovare risposte ad una situazione che di crisi che dura da tropo tempo”.