Natale difficile per il commercio toscano: se per l'elaborazione regionale di Confcommercio l'80% degli operatori e il 75% dei consumatori non si aspettano un Natale peggiore del 2010, i primi dati di Confesercenti evidenziano interi settori in grave crisi.
La rilevazione Confesercenti eseguita dopo l'ultimo weekend mostra forti ribassi per abbigliamento (-12,89%), borse e scarpe (-7.09%), elettrodomestici (-6,37%), mentre cresce molto solo l'elettronica di consumo (+7,91%). "Questa deriva va fermata, altrimenti le nostre imprese salteranno tutte", è l'allarme lanciato da Massimo Vivoli, presidente regionale di Confesercenti, che segnala come quest'anno il 59% dei toscani taglierà in modo generalizzato tutte le spese natalizie, e il 26% spenderà oltre il 30% in meno.
Un giovane su quattro (28%) ridurrà molto le spese, e il 58% intaccherà i risparmi accumulati durante l'anno. A fare le spese del clima di austerity saranno soprattutto i parenti, mentre si salvano gli amici più stretti e i bambini.
"Sono cambiate le dinamiche di spesa - rileva il presidente regionale di Confcommercio, Stefano Bottai - e ci si aspetta un Natale un po' più frugale e senza eccessi, anche da parte di chi vende. Il saldo delle giacenze nella piccola distribuzione é alto (7 punti rispetto ai 5 di un anno fa) e anche quello degli ordinativi (da -5 del 2010 a -8) indica un calo delle aspettative".
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Commercio: Natale di austerity in Toscana
In ribasso l'abbigliamento e gli elettrodomestici: secondo Confesercenti il 59% dei toscani spenderà meno

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