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Concordia, "Genova? Troppi rischi"Da Raiuno Rossi insiste su Piombino

Dagli schermi di Unomattina estate il presidente della Regione insiste sui pericoli ambientali legati al trasporto del relitto in Liguria. E invia una lettera al presidente del Consiglio Renzi

/ Redazione
Gio 19 Giugno, 2014
concordia

Per spostare la Concordia a Piombino ci vuole un giorno, per portarla a Genova ne servono cinque passando fra le isole toscane. I rischi ambientali sono enormi”. Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi torna a ribadire il concetto. Trova una ribalta nazionale e insiste sui pericoli ambientali direttamente dagli schermi di Raiuno, nel programma seguitissimo di Unomattina estate. Insiste che è troppo rischioso trasportare il relitto della Concordia dal Giglio al porto di Genova.

Ha scritto anche una lettera al presidente del Consiglio “Matteo Renzi, sensibile a questi temi”, perché venga considerata l'opzione di Piombino per lo smaltimento della Costa Concordia.

Di mezzo ci potrebbe andare anche una guerra di carte bollate – mette in guardia Rossi - “non da parte della Toscana, ma di terzi, se non si portasse la Concordia a Piombino come deciso precedentemente”.

Il presidente della Regione assicura di avere fiducia nel commissario all'emergenza Gabrielli, “ma non so spiegarmi – afferma - perché non venga considerata l'opportunità di Piombino dove il relitto potrebbe arrivare in un solo giorno, con un rischio di cinque volte inferiore a quello del trasporto a Genova, senza bisogno di previsioni meteo a distanza di diversi giorni e senza la necessità di passare in un tratto delicato di Mediterraneo. Se il porto di Piombino sarà pronto a settembre non c'è motivo di non andarci”.

D'altraparte – Rossi fa notare – il naufragio della Concordia è capitato proprio all'Isola del Giglio. Non da altre parti. Rossi, infine, fa un riferimento alla società di navi crociera. “Costa ha lavorato per il recupero della nave, i tempi all'inizio sembravano più brevi e abbiamo pazientato con grande spirito di collaborazione. E il dibattito su questa questione – chiude il presidente - deve essere rispettoso dei morti che ci sono stati e degli abitanti del Giglio e della loro solidarietà”.