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Concordia, la decisione è rinviataRossi la spunta, Piombino spera

Su pressione del presidente della Regione Toscana, la Conferenza dei servizi chiede a Costa ulteriori approfondimenti sul progetto di portare il relitto a Genova. E' tutto rimandato al 25 o 26 giugno

/ Redazione
Mar 10 Giugno, 2014

La Conferenza dei servizi rimanda al 25 o 26 giugno la decisione definitiva sul viaggio e sul porto di smaltimento della Costa Concordia. Non è un mistero la volontà di Costa di portare il relitto a Genova, ma la società di navi crociera dovrà portare ulteriori approfondimenti per convincere la Conferenza dei servizi della bontà del progetto. E le è stato concesso una quindicina di giorni.

L'incontro di ieri a Roma è stato molto teso con discussioni accese e parole forti. Intorno al tavolo erano riuniti il Commissario per l'emergenza Franco Gabrielli, una decina di ministeri, regioni, province, comuni ed enti tecnici. La Toscana era in prima linea con il presidente Rossi che ha continuato a chiedere che la Concordia venga smaltita a Piombino. Motivo: “perché si deve scegliere il rischio minore”. Il progetto di Costa, ha detto il presidente alla fine della riunione, "è carente" e "irricevibile". E la scelta di scartare Piombino è “incomprensibile e non giustificata”. 

“Credo – ha aggiunto Rossi - che in questi casi occorra usare un criterio di precauzione: la nave va spostata prima dell'inverno, ma portarla a Genova, passando tra le isole dell'arcipelago e attraverso il santuario dei cetacei, significa rischiare cinque volte di più che portarla a Piombino. Ovviamente se il porto sarà pronto entro settembre”. Il che significa che Rossi, e dunque le amministrazioni della Toscana, puntano a far slittare il progetto a settembre. Ma anche se Piombino fosse pronto a settembre, ribatte Costa, questo non sarebbe sufficiente perché il porto non ha un cantiere di demolizione.

La Toscana comunque l'ha spuntata. Ora la discussione si è riaperta. I quindici giorni consentiranno alle amministrazioni di avere più tempo a disposizione per analizzare nei dettagli il progetto presentato da Saipem e San Giorgio del Porto per Genova e per avere maggiori chiarimenti sui rischi ambientali e sulle misure di mitigazione studiate per ridurli al minimo.

Tutti i soggetti coinvolti, però, sanno che la Concordia deve andare via dal Giglio al massimo entro settembre. Perché altrimenti – ha ribadito il commissario per l'emergenza Gabrielli - il relitto resterebbe davanti all'isola almeno un altro anno e questo costituirebbe un rischio ambientale davvero troppo grande da correre.