Economia, sviluppo, aeroporto, innovazione. Sono stati questi alcuni dei temi trattati dall'Assemblea annuale di Confindustria Firenze dal titolo emblematico, “Ricostruiamo”, tenutasi oggi, mercoledì 11 giugno, al Teatro Comunale del capoluogo toscano, alla presenza del presidente Simone Bettini, del governatore della Toscana Enrico Rossi, del Sindaco di Firenze Dario Nardella e dell'imprenditore Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Confindustria fino al 2008.
Al centro dell'Assemblea, la crisi economica italiana e le ricette per superarla. Su questo tema è internvenuto Leonardo Bassilichi, amministratore delegato del gruppo omonimo, vice-presidente di Confindustria Firenze e neo-eletto presidente della Camera di Commercio di Firenze. “Noi stiamo rischiando in Italia e all'estero", ha affermato Leonardo Bassilichi osservando che "la ricostruzione dell'Italia, partita purtroppo come tutte le cose dalla fondamenta, non si riesce ancora a vederla. Ci sono elementi che hanno gettato le basi per gestire un'economia nuova", come a voler ribadire quello che da più parti si sta affermando in questo momento, vale a dire che la macchina Italia è in quache modo ripartita, ma gli effetti si vedranno nel medio e lungo periodo."Abbiamo investito tutto quello che avevamo: i risultati li vedremo tra qualche tempo. L'Italia si sta muovendo in modo positivo, ma sappiamo che siamo in un contesto comunque difficile", gli ha fatto eco il presidente di Mps, Alessandro Profumo, che ha concluso "Credo che dobbiamo cercare di continuare a lavorare per consolidare la ripresa".
Un tema, quello dello sviluppo economico, al primo posto nell'agenda del governatore della Toscana Enrico Rossi, che ha già messo in campo investimenti contro la disoccupazione, grazie al progetto Garanzia Giovani e che è intervenuto all'Assemblea per parlare dei nuovi progetti di legge per favorire le nuove imprese. In Toscana è infatti allo studio una nuova legge sulle start-up e gli spin off, ovvero sulle aziende innovative che si trovano nella fase di avvio e sulle società che si sviluppano da un'idea nata dalla ricerca tecnologica universitaria. Leggi che possono rendere il sistema produttivo toscano competitivo e favorire l'uscita dalla forte dalla crisi in atto.
"La Toscana – ha ricordato Rossi – è la prima regione in Italia per spin-off attive. Sono il 10,7% delle 1.102 esistenti. Il merito sta anche nel poli universitari di eccellenza che abbiamo – dice –. Siamo invece sesti per le startup: 92 sulle 1.227 registrate. Per questo – spiega - stiamo pensando ad una legge che consenta intanto di identificare con precisione cosa sia una start-up e poi di metter loro a disposizione un pacchetto di finanziamenti". Il problema è infatti che non sempre ad uno spin-off e ad una start-up consegue un percorso di crescita aziendale duraturo. L'idea è di quella di creare strumenti che riescano a creare una rete, mettendo insieme più soggetti e interlocutori della pubblica amministrazione e non solo.
Ma al centro dell'Assemblea di Confindustria Firenze anche il tema dell'aeroporto di Firenze. Rispondendo ad alcune domande, Enrico Rossi ha riconfermato con fermezza la posizione della Regione di volere per lo scalo fiorentino una società unica, posizione alla quale si contrappone Pisa. "Venderemo le quote e lo faremo perché una società unica è una garanzia per tutti, per lo sviluppo della Toscana ma anche per Pisa – ha affermto Rossi -. Soprattutto è un'occasione importante e da non perdere quella di un privato disposto ad investire 150 milioni".
Per il primo luglio è attesa in Consiglio regionale l'approvazione definitiva della variante al Pit adottata l'anno scorso, ovvero lo strumento urbanistico che agirà sul parco della Piana e sulla qualificazione dell'aeroporto di Firenze. Intervento forte sul tema anche da parte di Riccardo Nencini: "Vedo che il sindaco di Pisa ha preferito la strada delle carte da bollo: auguri...", ha rincarato la dose il viceministro per le infrastrutture, a proposito dell'esposto presentato alla Consob da Marco Filippeschi sull'Opa di Corporacion America su Sat, società che gestisce l'aeroporto di Pisa. "Io non cambio idea facilmente, soprattutto quando ho studiato i progetti a lungo", ha affermato Nencini a margine dell'assemblea di Confindustria Firenze, ribadendo il suo favore per il progetto di integrazione del sistema aeroportuale toscano.
Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco di Firenze, che ha affermato: "O c'è la politica e le istituzioni o ci sono i magistrati. La politica la smetta di mettere i bastoni tra le ruote alle imprese che vogliono investire sul nostro territorio. Non voglio arrivare al giorno in cui tutti piangeranno lacrime di coccodrillo quando l'ennesimo investitore internazionale scapperà dall'Italia e dalla Toscana perché ha trovato istituzioni che non hanno fatto trovare alcun terreno, territorio, ecosistema dove si può investire".
"Le ragioni dei campanili sono arrivate addirittura in Tribunale, ma l'unica 'Opa ostile' che continuiamo a vedere è quella contro lo sviluppo della Toscana". Il leader degli industriali fiorentini Simone Bettini ha ricordato che nel 2013, su circa 12.500 atterraggi "ci sono stati 900 dirottamenti meteo o cancellazioni. E' inaccettabile per uno scalo dalla forte vocazione business, come dimostrato anche dall'altissimo numero di voli privati: uno su cinque. Adesso - ha detto Bettini - è il momento del Pit: mancano pochi mesi alla fine della legislatura regionale. Ti chiediamo - ha detto rivolgendosi ad Enrico Rossi - una sola cosa: che accanto alla casella Peretola, si possa scrivere le parole 'si parte'".