E’ tutto pronto per la kermesse automobilistica che il week end del 9 e 10 giugno - vedrà sfilare il fior fiore delle auto storiche: giornate dedicate agli ultimi ritocchi per l’organizzazione condotta da ALTITUDE-eventi con la collaborazione di SCAME (Siena Club Auto Moto d’Epoca) che ha visto impegnata l’associazione fin dallo scorso Settembre, nello sviluppo dei percorsi e delle autorizzazioni necessarie per il transito nei centri storici e sulle strade del Chianti. Un evento che porta con sé molte cose, non solo auto d’epoca che hanno fatto la storia dell’automobilismo e delle corse, ma soprattutto promozione del territorio chiantigiano attraverso un‘immagine legata ad auto di altri tempi, che consente così di entrare in quel circuito virtuoso che è il turismo culturale. Infatti, il campo delle auto d’epoca e del collezionismo, altro non è che cultura: i collezionisti tramandano un mondo di storia e di fatti, che ormai è entrato nel immaginario di ognuno. L’uomo è fatto di storia ed il mondo delle auto storiche ne racconta una bella parte. La Corsa di Alcide va a collocarsi proprio in questo mondo fatto di passione e cultura per i motori con tutto ciò che questa passione ha portato dietro negli anni. Questa seconda edizione della Corsa ha visto l’iscrizione di personaggi famosi che ormai sono sulle cronache delle gare di regolarità nazionali ed internazionali. Molti gli iscritti che hanno già preso parte alla Mille Miglia e che hanno reputato questo evento degno di partecipazione: nomi quali Focardi, Bensi, Squarcia, Cecchi, Bilancieri che sono da anni nelle cronache delle Mille Miglia.
Vedremo forse anche la partecipazione di Giordano Mozzi, vincitore delle Mille Miglia 2011, che sta cercando di organizzarsi fra i disagi causati dal terremoto che ha sconvolto la sua regione. In totale ci sono 60 iscritti di cui l’80% sono auto degli anni 50’ 40’ 30’: quindi una carrellata di auto veramente straordinarie, con pezzi di eccezione quali la Lancia Lambda Mille Miglia del 1927 di Caniggia, la Ford A Torpedo del 1931 di Ristori, la Singer 9hp Sport Tourer del 1933 di Zacchei, la Fiat Balilla 508SS Coppa d’Oro del 1934 di Volpi. L’inserimento dell’evento nel calendario internazionale FIVA ha fatto si che quest’anno si abbia la presenza anche di due equipaggi stranieri provenienti uno dalla svizzera e l’altro dalla Germania. Ma La Corsa di Alcide non è solo storia dell’auto, è anche modernità, velocità, grinta e potenza: infatti, il Ferrari Club Italia ufficiale di Maranello ha inserito la Corsa nel calendario nazionale del campionato di regolarità riservato alle Ferrari. E’ così che insieme alle vecchie ed affascinanti storiche partecipa un bel gruppo Ferrari di ultima generazione che si sfideranno sulle strade del Chianti in una combattuta gara di regolarità. Come molti sanno, anche nello svolgimento della Mille Miglia le auto storiche sono precedute da un folto gruppo di Ferrari moderne che si cimentano nelle stesse prove cronometrate delle auto d’epoca ed il cui vincitore delle edizioni 2011 e 2012, Gino Verghini è iscritto alla Corsa di Alcide sperando di conquistare anche questo podio. Come si vede molti dei personaggi legati al mondo della Mille Miglia hanno optato per la Corsa di Alcide come evento di qualità e prestigio nel territorio toscano che, diciamolo, rappresenta una eccellenza anche all’interno del percorso della Mille Miglia. Il successo di iscrizioni di questo anno è dovuto principalmente alla riuscitissima edizione del 2011 della quale i 40 partecipanti sono rimasti entusiasti e quest’anno, oltre a partecipare nuovamente, quasi tutti hanno invitato amici e fatto propaganda positiva. Fra auto storiche e Ferrari sono previste 80 auto, che per una manifestazione alla sua seconda edizione rappresenta un successo straordinario.
"Morirebbero di risate i fratelli Ancillotti, Beppe e Sandro, a vedere glorificate le loro pazze e scapestrate corse degli anni 30’ per portare il pesce fresco dall’Argentario a Poggibonsi, corse che ai tempi erano sulla bocca di tutti per le loro rocambolesche avventure fatte con un Fiat V.I. 621 del 1929 sulle strade sterrate e dissestate – racconta Riccardo Rosi organizzatore della Gara attraverso Altitude Eventi, che continua dicendo - riderebbero perché loro correvano per motivi di lavoro ma soprattutto si divertivano ad andar forte. La storia della Corsa non è agonistica ma solo storia di vita, la memoria di un periodo di felicità e spensieratezza dove andar forte era davvero un’avventura". La storia agonistica della Corsa è oggi, perché la Corsa vuol essere un momento di oggi: molti eventi di auto d’epoca vogliono glorificare un tempo agonistico che fu e con questo fantasma cavalcano storie che oggi non corrispondono più a niente. La Corsa di Alcide è un evento agonisticamente moderno, che nasce oggi e vive nel futuro.
Attualità /ARTICOLO
Corsa di Alcide, spettacolo nel Chianti
Una gara di regolarità per auto storiche in onore delle imprese dei fratelli Ancillotti. 60 iscritti di cui l'80% con auto degli anni 30', 40' e 50' per un totale di 80 auto

La Corsa di Alcide