Continua la stretta creditizia per le piccole e medie imprese toscane che insieme alla crisi crea un mix micidiale per il mondo delle aziende e per l'artigianato regionali. Lo rileva Cna Toscana che ha analizzato i dati Bankitalia e condotto un'indagine su un campione di imprese artigiane. L'indagine è stata presentata dal presidente e dal direttore di Cna Toscana Valter Tamburini e Saverio Paolieri.
L'83% delle imprese selezionate, spiega una nota, ha dichiarato di aver avvertito una riduzione del flusso di credito dalle banche negli ultimi cinque anni e secondo il 52% del campione tale stretta è stata superiore al 25%. Inoltre il 40% delle imprese che hanno fatto domanda di finanziamento ha trovato difficoltà nel veder accolta la propria richiesta. Cna ricorda che anche i dati ufficiali Bankitalia confermano il complessivo e progressivo aggravarsi della stretta creditizia per il sistema produttivo della nostra regione (es. -2,7% la flessione, su base annua, dei prestiti già a metà del 2013). Il settore più colpito è stato il manifatturiero (-4,8% a Giugno 2013), ma sono negativi anche i dati rilevati per le costruzioni (-2.7%) e i servizi (-2,2%).
Cna evidenzia come una possibile soluzione alla stretta del credito può essere data dai consorzi di garanzia, che sono tuttavia uno strumento ancora molto sottovalutato dalle banche che solo nell'8% dei casi hanno promosso o messo a conoscenza l'impresa cliente di questa possibilità. Al contrario oltre il 90% del campione è a conoscenza dei Confidi e per i 4/5 di coloro che li hanno utilizzati si è trattato di un'esperienza positiva.
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Credito: continua la stretta per l'83% delle imprese
Presentata l'indagine del Cna sulla riduzione del supporto bancario e le opportunità Confidi

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