Il presidente della Regione Enrico Rossi scende in piazza al fianco degli allevatori toscani che chiedono il mantenimento della qualità del latte. E' accaduto nella centralissima piazza della Repubblica a Firenze dove c'era una manifestazione con tanto di mungitura della Coldiretti.
"Sono un convinto europeista - ha detto Rossi - ma l'Europa non deve abbassare l'asticella dei controlli e delle garanzie verso i consumatori per privilegiare gli interessi delle grandi catene. L'Europa deve stare dalla parte dei consumatori e dei produttori di qualità. Come abbiamo fatto per il vino dobbiamo ora adottare lo stesso meccanismo con il latte. Se si parla di qualità la Toscana non ha paura di niente: abbiamo vinto con il vino, poi con la moda, vinceremo anche con il latte".
Il governatore ha poi fatto un brindisi con un bicchiere di latte e si è cimentato nella mungitura di una delle molte mucche presenti nella piazza. "Sono nato nel Padule di Bientina - ha ricordato - e sono cresciuto con il latte della Nerina, la mucca di mio zio che abitava accanto, e mi pare che mi abbia fatto proprio bene".
La prossima settimana, ha annunciato Rossi, "incontrerò il ministro dell'agricoltura Martina, a Bruxelles, faccio parte del Comitato delle Regioni europee, e porterò in discussione questa questione".
LE CAUSE DELLA CRISI DEL LATTE - Il deprezzamento all'origine del latte italiano, che dalla stalla alla tavola vede quadruplicare il suo prezzo mentre all'allevatore resta solo il 17%, e il boom delle importazioni di quello straniero. Queste le principali cause della crisi di settore.
Solo in Toscana si registra una produzione di 68.300 tonnellate di latte, a fronte di 230 mila tonnellate importate. Per il presidente di Coldiretti toscana Tulio Marcelli "il 40% del latte non ha ne' un nome, ne' un cognome. Vogliamo sapere cosa diventa questo latte e quale forma assume. Più latte importato significa provenienza dubbia quando non c'è l'obbligo di origine in etichetta, del latte, del formaggio e dei vari derivati".