Rendere la realtà virtuale così reale da far credere a una persona che il suo corpo si stia muovendo attraverso le strade di una città, nonostante resti immobile in un laboratorio di ricerca. Questa una delle sfide lanciate dal progetto Vere (Virtual Embodiment and Robotic re-Embodiment) presentato dalla Scuola Superiore Sant'Anna, durante la prima delle due giornate di 'Fet and the city', la conferenza internazionale sulle tecnologie del futuro in corso a Pisa, ospitata per la prima volta in Italia.
Il progetto è reso possibile grazie all'esoscheletro Alex, un robot che può essere indossato: permette di interagire fisicamente con un avatar virtuale, simulando ad esempio una stretta di mano che apparirà reale alla persona che lo indossa.
''Con questo progetto – spiega Massimo Bergamasco, fondatore del laboratorio di Robotica Percettiva della Sant'Anna – stiamo studiando nuove tecnologie e paradigmi per immedesimarsi, attraverso un corpo virtuale, in un'esperienza completamente digitale e viverla come se fosse reale e autentica. Oppure attraverso un robot possiamo immergerci in un'esperienza remota''.
Il progetto Vere apre prospettive del tutto inedite, unendo neuroscienze, informatica, robotica e diverse branche dell'ingegneria in un abbraccio multidisciplinare che permette di 'uscire' dal proprio corpo restandovi immerso, facendo ipotizzare scenari dalle molteplici possibilità e permettendo di ricreare avatar che assomiglino, anche nei tratti fisici, alla persona imitata, grazie alle più sofisticate tecniche di 'motion capture', che permettono di 'catturare' espressioni, movimenti, caratteristiche fisiche.