Attualità/ARTICOLO

Dal lusso all’egittologia, dal barocco alla morale: Firenze Capitale

Breviario minimo dei dieci cento mille motivi per cui (per i giornali) Firenze è (sempre) Capitale

/ Federico di Vita
Ven 30 Ottobre, 2015

Nei mesi del centocinquantenario di Firenze capitale del Regno d’Italia vengo raggiunto da una mail di un amico. La apro e seguendo un link atterro sulla pagina Wikipedia che illustra le singolari teorie del matematico russo Anatolij Timofeevič Fomenko, le cui deduzioni storiografiche individuano una “nuova cronologia” che riorganizza, comprimendola decisamente, la storia mondiale. Per farla breve: secondo Fomenko non esisterebbe neppure un documento databile prima dell’XI secolo, e la storia non sarebbe altro che un ripetersi – in chiave mitica – di leggende di fondazione che in realtà sono avvenute solo una volta (e molto più tardi di quanto pensiamo). Per esempio: gli eventi dell’antico testamento sarebbero sovrapponibili alle vicende degli imperatori romani e il tutto andrebbe a collocarsi all’altezza del Medioevo, così come gran parte di ciò che consideriamo retaggio dell’antichità classica – l’antica Roma, la Grecia, l’antico Egitto – non sarebbe altro che frutto dell’opera degli umanisti rinascimentali.

Il motivo per cui il mio amico mi ha spedito la mail è goliardico e le ipotesi di Fomenko tutt’al più divertenti deliri, ma la constatazione che tutte le civiltà antiche siano opera del genio rinascimentale non può che farci esplodere in un liberatorio: Firenze Capitale della Storia!

Il centocinquantenario, la teoria che la proclama Capitale della Storia… le coincidenze sono troppe perché alla labile memoria dell’umile operatore giornalistico non affiorino le centinaia di comunicati che nel tempo hanno sancito Firenze capitale di questo e di quello – proclamandola quantomeno città più proclamata – e così, volando col ricordo a quel giorno in cui fu capitale dell’acustica, o ai tanti primati (mondiali) nella moda e nel design, abbiamo deciso di provare a mettere insieme tutte le cose di cui Firenze è stata (giustamente, ci mancherebbe) “capitale”.

Partiamo dalle basi: lingua italiana e cultura (città europea), turismo e luci (Firenze capitale delle luci – qualunque cosa significhi). È quindi la volta della carne rossa e del caffè (Napoli? Tiè), dell’arte, dell’artigianato e – perché no? – del web. Firenze capitale del gelato! – mi ammonisce un collega mentre mi accorgo, non senza orgoglio, di vivere nel cuore nazionale dell’associazionismo democratico. E se vi domandate come comporre una cena, vi suggerisco un bel crostino (offre la capitale), procedete con un risotto (siete o no nella capitale dello zafferano?), e chiudiamo – tocco leggero – con un bell’hamburger di tofu, alla faccia di chi non sa godersi la capitale del vivere vegan.

Mi allontano dal ristorante pedalando allegramente nella capitale della bicicletta, alzo gli occhi e il duomo mi ricorda che vivo in quella delle cupole e, per libera associazione, perfino del barocco (saluto mentalmente gli amici della capitale… – ma che dico? Gli amici della città eterna – così va meglio). Facciamo un gioco: libro, cinema e musica dal vivo – qual è la capitale? Piccolo suggerimento: è la stessa delle città metropolitane, dell’antiquariato, delle avanguardie e del green design. Non avete indovinato? Ma se è la capitale mondiale dei rifiuti solidi, della danza, del documentario e dell’egittologia, come fate a non saperlo? Ok – lasciate perdere Parigi e Milano – è anche la capitale (europea) del prêt-à-porter. Ma sì, certo, è Firenze! Che poi è pure (ci siamo quasi) capitale dell’estetica dentale, della massoneria, della formazione degli ingegneri, della cocaina e della visione romantica del calcio.

E se per voi non è un lusso vivere nella capitale (mondiale) del lusso, almeno lo sia quello di passeggiare nella nuova capitale morale (ché, come si sa, tra i due litiganti Fiorenza gode).