Un nuovo “superfood” tutto toscano. Si tratta di “Amaranta”, una selezione di amaranto, uno pseudocereale tradizionalmente coltivato nelle regioni andine e centroamericane, ideale anche per l’alimentazione dei celiaci e annoverata tra i superfood per le elevate qualità nutritive e nutraceutiche. Amaranta è stata messa a punto nelle campagne aretine - tenendo conto delle condizioni ambientali e climatiche della Toscana – da un gruppo di ricercatori dell’Università di Firenze, coordinato da Paolo Casini.
Al tema è stato dedicato oggi un incontro a Firenze in cui è stata distribuita gratuitamente una copia del volume "Amaranto: manuale per la coltivazione". A cura di Paolo Casini e Felice La Rocca. il libro illustra le caratteristiche della specie e tutte le fasi della coltura: semina, gestione delle infestanti, dalla concimazione alla raccolta fino allo stoccaggio. Inoltre gli agricoltori hanno ricevuto anche un campione di seme sufficiente per una prova di coltivazione in pieno campo.
“Con questa iniziativa - spiega Paolo Casini - oltre a proporre agli agricoltori una valida alternativa colturale di sicuro interesse economico, ci auguriamo anche che le piccole e medie industrie italiane del settore possano convincersi ad utilizzare un prodotto nazionale invece di ricorrere all’importazione. Per quel che riguarda la ricerca punteremo adesso a ottenere con la quinoa, un altro dei superfood, i risultati che abbiamo raggiunto con l’amaranto, proseguendo gli studi già avviati nel 1999”.