Si chiama ReTeLINK il nuovo progetto di robotica indossabile realizzato dai ricercatori dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa, guidati da Nicola Vitiello, che è stato presentato in Germania alla Fiera di Hannover, dove è stato premiato con l''Innovation Award 2015'.
Si tratta di un esoscheletro da indossare sul braccio e un robot all'avanguardia, entrambi con la stessa struttura di movimento del braccio: insieme sono collegati a distanza via internet e possono essere adoperati per la riabilitazione a domicilio teleguidata, così come per usi industriali.
A realizzare questa piattaforma, chiamata ReTeLink, sono stati i ricercatori dell'Istituto di BioRobotica della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa. Il nuovo progetto di 'robotica indossabile' è stato sviluppato nel laboratorio guidato da Nicola Vitiello, e ideato, che lo hanno appena presentato in Germania alla Fiera di Hannover, dove sono
L'idea alla base di ReTeLINK - sviluppato dai giovani ricercatori Marco Cempini, Mario Cortese e Matteo Moisè - è utilizzare un esoscheletro di arto superiore per permettere ad un utente di muovere un altro braccio robotico, che fisicamente si trova altrove ed è connesso attraverso internet. La persona con l'esoscheletro 'trasmette' i suoi movimenti al robot manipolatore che li riproduce e che, a sua volta, se interagendo con l'ambiente incontra un ostacolo, può trasmettere queste sensazioni all'esoscheletro.
''L'esoscheletro registra i movimenti della persona - spiega Vitiello - mandando informazioni in tempo reale al robot. Questi a sua volta, se sente una forza, la fa sentire, grazie allo scambio di dati, all'esoscheletro sull'utente. Ci siamo immaginati una persona che indossa a casa l'esoscheletro, che il terapista può istruire attraverso il braccio robotico in ospedale''.