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Difesa suolo, più poteri a presidentiIl governo dà ragione a Rossi

Roma accoglie un emendamento allo Sblocca Italia della Regione. Permetterà di potenziare le decisioni dei governatori per sbloccare le opere contro il dissesto idrogeologico

/ Redazione
Ven 17 Ottobre, 2014
frane

Il governo Renzi dà il via libera all'ampliamento dei poteri ai presidenti di Regione come commissari governativi per le opere idrauliche e di difesa del suolo. C'è un emendamento allo "Sblocca Italia" che ora dovrà essere approvato nell'arco di 60 giorni da Camera e Senato. E' dunque stato ascoltato l'appello del presidente della Regione Enrico Rossi sul dissesto idrogeologico.

Lo ha detto il ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti che oggi, prima di raggiungere le zone della Maremma colpite dal maltempo, ha incontrato a Firenze il presidente Enrico Rossi e l'assessore Anna Rita Bramerini.

"Su questo ho insistitoha commentato Rossi alla conclusione dell'incontro - perché è passaggio decisivo, anche se comporta una responsabilità terribile. Ora i poteri dei presidenti sono limitati all'accordo del 2010, vanno estesi a tutte le opere, e non solo all'emergenza. Posso fare tanti esempi che farebbero capire l'importanza di questa decisione: penso ad esempio allo scandalo della cassa di espansione di Figline, finanziata nel 2001 e sbloccata dalla Regione, grazie alla legge 35, con il commissariamento".

"Alla accelerazione della progettazione esecutiva dell'innalzamento della diga di Levane - ha concluso il presidente -, o alla progettazione delle opere per Montedoglio, che mi dicono potrebbe andare avanti per qualche anno, sempre che si provveda alla nomina del direttore dell'ufficio dighe. Con pieni poteri avrei potuto e potrei decidere e fissare altre tempistiche".