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Digiuno per la pace in SiriaI Toscani rispondono al Papa

Cattolici e laici aderiscono all'appello del Papa con manifestazioni, iniziative spirituali e con l'astensione dal cibo

/ Elisabetta Vagaggini
Mar 10 Dicembre, 2013
Papa Francesco
"Si alzi forte in tutta la terra il grido della pace!". Queste le parole di Papa Francesco pronunciate con forza ai moltissimi fedeli che hanno affollato piazza San Pietro mercoledì 4 settembre, ora che si levano nuovi venti di guerra in Siria, con l'attacco "mirato" degli Stati Uniti che rischia di creare nuovi focolai in tutto il Medio Oriente.

Al termine dell'incontro il Pontefice ha rinnovato l'invito a "vivere intensamente" la speciale giornata di preghiera e di digiuno indetta per sabato 7 settembre, esortando in particolare i romani e i pellegrini a unirsi a lui nella veglia in programma dalle 19 alle 23 in piazza San Pietro. Un invito - esteso anche "agli altri fratelli cristiani, ai fratelli delle altre religioni e agli uomini e donne di buona volontà che vorranno unirsi, nei luoghi e nei modi loro propri, a questo momento" - che sta suscitando consensi e adesioni sempre crescenti tra credenti e non credenti in tutto il mondo. 

Pronta la risposta dei cattolici toscani, con iniziative alla quali potranno aderire anche persone non vicine alla chiesa, ma che credono nella pace. Ad Arezzo venerdì 6 settembre si terrà una fiaccolata nel cuore della città, per chiedere la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo. L’iniziativa è organizzata dalla Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Comune e Provincia di Arezzo e associazioni del territorio che intendono unirsi all’invito del Pontefice. L'appuntamento è alle 21.30, da Piazza San Jacopo a Piazza Grande.

Significativa l'iniziativa di Pistoia: dove si terrà la "Messa per la Pace" che verrà celebrata domenica 8 settembre alle ore 11.30 dal mons. Mansueto Bianchi a venti metri sotto terra, presso la Cappella di Santa Barbara, all'interno dei rifugi antiaerei SMI. "La follia degli uomini - afferma il mons. Bianchi - sembra oggi di nuovo vicina alla follia della guerra e molto si parla ancora di armi chimiche: ci è sembrato significativo celebrare messa proprio in questo rifugio, sotto terra, dove sono ancora palesi i segni del terrore derivante dai bombardamenti e dalle minacce legate all'uso dei gas".

Anche la diocesi di Prato aderisce all’appello di Papa Francesco di pregare per la pace in Siria e nel mondo intero. Sabato 7 settembre, le tradizionali celebrazioni della «Madonna della Fiera» saranno presiedute dal vescovo Franco Agostinelli. Alle 17 è in programma la recita del rosario, a seguire il canto dei primi vespri della Natività di Maria e alle 18 si tiene la celebrazione della messa. Quest’ultima sarà teletrasmessa in diretta da Tv Prato (canale 74 del digitale terrestre). Il Vescovo inoltre ricorda a tutti i cristiani l’importanza di osservare il digiuno, un momento nel quale si mettono in attenzione i bisogni del cuore, relegando così in secondo piano quelli legati alla vita materiale.

Nella Cattedrale di Lucca, sabato 7 settembre, dopo la messa delle 19 seguirà fino a mezzanotte un’adorazione eucaristica continuata. Messa e adorazione (che si terranno nelle stesse ore della preghiera che a Roma vedrà la presenza del pontefice) saranno presiedute da mons. Italo Castellani che comunque invita le parrocchie, ove possibile, ad organizzarsi liberamente per eventuali preghiere e momenti di riflessione sui temi della pace da potersi svolgere sia il 7 che anche in giorni successivi.
L’arcivescovo inoltre rispetterà la giornata di digiuno indetta, proprio il 7 settembre, da papa Francesco ed invita quanti possono a fare altrettanto.

Ma all'appello del Pontefiche hanno risposto anche tanti laici, sindacati e associazionismo di sinistra: più di cento manifestanti hanno partecipato giovedì 5 settembre al presidio organizzato da Cgil, Arci, Anpi e Comitato per la Costituzione, in via Cavour a Firenze, davanti alla prefettura e al consiglio regionale, per dire no alla guerra in Siria. Adesioni erano arrivate anche da parte di Pd, Sel, Rifondazione comunista e Sinistra universitaria. Nel corso dell'evento alcuni partecipanti hanno distribuito volantini con la scritta "Le bombe non risolvono la crisi, sì al sostegno alla popolazione civile siriana e ai profughi, ad una tregua tra le opposte fazioni, all'interposizione internazionale pacifica".

Adesione anche da parte di altre confessioni religiose: L'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, che ha tra i suoi obbiettivi principali la pace nel mondo, aderisce alla giornata di preghiera del 7 settembre, invitando tutti i membri a pregare con ancora più forza per la pace nel mondo. Nello stesso giorno i centri italiani della Soka Gakkai saranno aperti per accogliere quanti vorranno rivolgere la loro pratica buddista alla realizzazione del grande scopo di una pace planetaria.