Enogastronomia/ARTICOLO

Distretto rurale della filiera cortaSi candida il Valdarno aretino

Il presidente Rossi ha accettato la proposta avanzata dagli amministratori locali: "Noi vogliamo far sì che si possa conciliare il lavoro con la natura"

/ Redazione
Sab 22 Marzo, 2014
filiera corta

Fagioli e olio del territorio. Salumi e formaggi provenienti dai pascoli della zona. E poi verdure e vino del posto. Il Valdarno aretino si candida a diventare il distretto rurale della filiera corta. Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha accettato la proposta dei prodotti agricoli a km 0 e della nuova osteria sociale avanzata dagli amministratori e imprenditori locali durante l'incontro al circolo Arci di Levane.

Parte dai comuni di Bucine, Pergine e Laterina l'idea di preparare in Valdarno 9mila pasti al giorno per le mense scolastiche e non solo, attingendo da un magazzino-mercato che raccoglie i prodotti dell'agricoltura locale e sociale della zona. E' stato questo uno degli appuntamenti della ventesima tappa del "Viaggio in Toscana" che il presidente Rossi ha dedicato al Valdarno aretino.

"E' in occasione come questa – ha detto il presidente - che viene la voglia di fare l'elenco delle cose buone che la Toscana, nonostante la crisi, è riuscita a portare avanti. La vostra è una di queste. E noi vogliamo far sì che si possa conciliare il lavoro con la natura. E l'agricoltura in questo svolge un ruolo fondamentale. Meno male che nella nostra regione ci sono persone che fanno cose concrete come quelle che avete realizzato. Questa è una bella zona dove i valori ci sono e si vedono". 

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