Un algoritmo per dare risposta al dolore di ossa e articolazioni. Al workshop organizzato dall'Associazione Specialisti Osteoarticolari Nazionale (ASON) a Firenze, oltre 200 specialisti osteoarticolari, ortopedici, reumatologi e fisiatri, hanno lanciato una nuova sfida terapeutica.
Le malattie reumatiche e osteoarticolari rappresentano ancora la condizione cronica più diffusa nella popolazione italiana. Secondo l’Osservatorio Sanità e Salute circa 23 milioni di giornate di lavoro vengono perse annualmente in Italia per le tre malattie reumatiche invalidanti più diffuse che influiscono per 4 miliardi sulla spesa annuale di assistenza socio-sanitaria.
Una soluzione potrebbe arrivare proprio dal lavoro intrapreso da Ason. Si tratta di una serie di percorsi diagnostico, clinico, terapeutici che orientano la gestione di queste patologie, basandosi su un sistema di classificazione del dolore che aiuta perciò lo specialista ad individuare più facilmente il rimedio giusto e a costruire una terapia “su misura” per ogni paziente.
Nel campo dell’osteoporosi, ad esempio, l’algoritmo diagnostico studiato a Firenze sarà in grado di portare l’aderenza a una terapia dall’attuale 50% all’80%, necessaria per avere una reale efficacia di prevenzione delle fratture.
“Al classico schema a piramide di successione farmacologica basata sulla sola intensità del dolore – spiega Sergio Gigliotti, segretario organizzativo di Ason – si preferisce oggi un approccio multifarmacologico che tenga conto sia della fase che della tipologia del dolore”.