L'opera pittorica del parroco di Barbiana sarà al centro della mostra "Don Lorenzo Milani e la pittura: dalle opere giovanili al Santo Scolaro", che per la prima volta raccoglie oltre 80 opere del giovane Lorenzo, tra dipinti e disegni, credute finora disperse o distrutte, provenienti da collezioni private, di recente venute alla luce.
L'esposizione è allestita al primo piano di Palazzo Medici Riccardi, sede dell'amministrazione provinciale fiorentina, in via Cavour 1 a Firenze e si potrà visitare da domani fino al 24 luglio. Dipinti, schizzi, studi di anatomia artistica rinvenuti dopo diversi decenni dalla morte di don Lorenzo e ripuliti dagli effetti del tempo che oggi, proprio nei giorni in cui ricorrono i 90 anni dalla nascita del priore di Barbiana, portano alla luce un aspetto finora pressoché sconosciuto della vita e del carattere di Lorenzo Milani Comparetti.
Un percorso pittorico tutto sommato breve, quello di Lorenzo Milani, che si articola tra l'estate del '41 - quando, a seguito del diploma, Lorenzo decide di non iscriversi all'università, ma di diventare pittore - e l'estate del '43. Un biennio che ha determinato una crescita intellettuale e spirituale, oltre che artistica, di quello che diventera' il priore di Barbiana. Molteplici i generi toccati dalle opere di Lorenzo Milani, dal neoimpressionismo al neoespressionismo; così come variegati sono i soggetti d'interesse dell'artista, dai panorami tipicamente fiorentini e toscani al ritratto e all'anatomia.