Tornano agli Uffizi le 144 opere tra dipinti, sculture, ceramiche e mobili che il conte Alessandro Contini Bonacossi donò a Firenze con un decreto dell'allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. I pezzi tra cui spicca la scultura del San Lorenzo martirizzato di Gianlorenzo Bernini saranno collocati nelle nuove sale color verde salvia al primo piano. I nuovi spazi, allestiti ed aperti grazie al sostegno di Amici degli Uffizi e Friends of the Uffizi Galleries, inseriscono nel percorso ordinario del museo le opere del prestigioso lascito, fino a poco tempo fa accolte in una parte della galleria separata e visitabili solo appositamente su prenotazione, sostituendo di fatto quelle che negli ultimi anni erano state le sale blu dei pittori stranieri.
Tra i capolavori esposti nelle stanze salvia, oltre al San Lorenzo martirizzato di Gianlorenzo Bernini, la Madonna della neve del Sassetta, il San Girolamo di Giovanni Bellini, la pala del Bramantino, il Ritratto di Giuseppe da Porto col figlio del Veronese (attualmente però in prestito per una mostra), opere di Velazquez, Goya, Crespi.
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Nel 1974 la 'Donazione' fu esposta a Palazzo Pitti, dove è stata accessibile fino al 1998. Quindi fu collocata in alcuni locali di proprietà della Galleria degli Uffizi, in via Lambertesca. In questa sede rimase visitabile, come era a Palazzo Pitti, solo su appuntamento, e con visita guidata. Nel 2011, con l'avanzamento dei lavori per i Nuovi Uffizi, questi spazi furono connessi con il percorso principale del museo, ma rimase, sempre per la mancanza di personale, il limite delle visite solo per appuntamento, e per occasioni speciali. Ora, dopo 49 anni, tale tesoro entra a far parte pienamente e in pianta stabile del percorso degli Uffizi.
"È stato per noi compito imperativo - ha sottolineato durante l'inaugurazione il direttore Eike Schmidt - fare in modo che una parte così importante delle collezioni statali fiorentine fosse aperta per tutti e in maniera continua. Con lo stesso spirito che ci spinge proseguire il lavoro per rendere accessibile il prima possibile il Corridoio Vasariano abbiamo voluto una nuova sistemazione della collezione Contini Bonacossi in grado di permetterne la fruizione da parte di tutti i visitatori degli Uffizi".
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