Per DotLine, la prima stagione della danza contemporanea in Toscana, venerdì 2 marzo alle 21 e 15 al Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino (Arezzo) la Compagnia Giovanna Velardi presenta Alice’s Room (versione duo): prendendo spunto da “Alice nel paese delle meraviglie” di L. Carroll, si indaga il contrasto tra il “potere” che si manifesta nell’oggi, incarnato da una regina simbolo della borghesia desautorata, ed una genuinità che è l’aprirsi alle molte possibilità di un mondo fantastico. Alice sognante deve uscire dalla sua stanza per dare senso alla sua identità, si deve aprire al mondo interagendo con esso, attraverso l’ironia e la risoluzione del conflitto con la regina, che rappresenta la regola, il super io, e risolvendo tale conflitto si apre ad un mondo reale. Lo spazio è suddiviso attraverso una rete metallica tra la stanza di Alice e lo spazio della regina che si trova in avant scene, ci sono poi due specchi a significare lo sguardo di un individuo sull’altro, la sottomissione, la sfera identitaria; una scena polarizzata da due simboli, un contrasto tra potere e potenza.
A seguire, la compagnia DejaDonne porta in scena P.S. Martina La Ragione, spettacolo che nasce nel 2010 dal progetto di Simone Sandroni di creare una serie di “ritratti” e non assoli, dal titolo P.S. Portrait Series per diversi performers. Non c’è un personaggio da interpretare, un ruolo, ma il performer è il personaggio stesso. Simone Sandroni ha creato parallelamente tre diversi ritratti: per Isabelle Severs e Norbert Graf in Germania presso il Bayeschees Staatsballet e per Martina La Ragione in Italia. P.S. Martina La Ragione è incentrato sulla vita e sulle grandi capacità interpretative e performative della danzatrice che lavora con la compagnia DejaDonne dal 2009. Attraverso una vera e propria intervista a Martina, Simone Sandroni è riuscito a creare una performance complessa e divertente con unlinguaggio fatto di danza, testo e musiche.
Domenica 4 marzo alle 18 al CCP (Centro Coreografico Parallelo) di Pisa Monza7Amoretti danza metterà in scena Piazze D’Italia, composizione per tre danzatori. Le piazze sono luogo di incontri e dibattiti, luoghi di amore e disperazione, palcoscenici dove si muovono le umane avventure, non sono mai comprensibili, afferrabili, sempre troppo piene di storia per capirle. Lo spettacolo è diviso quattro momenti distinti: i crolli - la stazione – il caos di piazza – la sagra, nella ricerca di un’unione fra una interpretazione della metafisica di De Chirico nelle sue accezioni e un lavoro performativo con il corpo. Un occhio sulla transitorietà dei corpi in uno spazio disegnando una pura esecuzione di forme astratte in cui prevale l’idea di energia.