Cultura/ARTICOLO

Duomo, il sole nello gnomoneSpettacolo unico al mondo

Il 6, 13, 21 e 25 giugno i raggi del disco solare scendono dalla Cappella del Brunelleschi fino a sovrapporsi al sole sul pavimento della cattedrale

/ Redazione
Mar 3 Giugno, 2014
gnomone 4

Tutto pronto al Duomo di Firenze per il passaggio del sole nello gnomone. Uno spettacolo unico al mondo, con i raggi del sole che scendono attraverso la Cupola del Brunelleschi per formare un’immagine del disco solare che andrà a sovrapporsi perfettamente a quella posta sul pavimento del Duomo.

Il fenomeno sarà visibile al pubblico nei giorni 6, 13, 21 e 25 giugno, dalle ore 12.30 alle 13.30, nella cappella della Croce, a sinistra dell’Altare Maggiore. L’iniziativa, resa possibile dall’Opera di Santa Maria del Fiore con il Comitato per la Divulgazione dell’Astronomia, si svolgerà anche in caso di cielo coperto, ed è a ingresso gratuito con accesso dalla porta dei Canonici, davanti a via della Canonica. E’ consigliata la prenotazione telefonando al numero telefonico 055-2302885.

E’ dal 1475 che questo fenomeno si ripete nel Duomo di Firenze, grazie ad uno strumento astronomico, il più antico e diffuso al mondo, lo gnomone, dal greco “indicatore”, progettato per misurare la posizione del Sole in cielo e determinare la durata dell’anno solare. L'indicatore astronomico fu installato nella Cattedrale presumibilmente dal matematico fiorentino Paolo Dal Pozzo Toscanelli, utilizzato a vicende alterne per oltre 300 anni. E' il più alto al mondo.

Uno gnomone così grande poteva servire anche per un’indagine più ambiziosa e cioè quella determinare la variazione dell’inclinazione dell’asse di rotazione della Terra sul piano dell’orbita, dato fondamentale per il calcolo delle effemeridi solari. L'inclinazione della Terra, infatti, non è costante ed era una questione era già discussa dagli astronomi arabi.

In questo periodo l'immagine solare si forma sul pavimento della Cappella della Croce, a sinistra dell'Altare maggiore, dove si trovano, sotto la protezione di lastre di ottone, una linea meridiana finemente graduata e due marmi circolari, uno dentro l'altro, che funzionano da contrassegni solstiziali. Il maggiore, con un diametro di circa 90 centimetri, ha le stesse dimensioni dell'immagine solare al solstizio d'estate.