Cultura/ARTICOLO

E l'agnello mangiò il lupo: il nuovo libro di Piercarlo Visconti

Il libro del medico e scrittore fa parte di una trilogia che racconta l'animo umano

/ Elisabetta Vagaggini
Mar 10 Dicembre, 2013
Primaterzo viscontio
E l’agnello mangiò il lupo, è il nuovo libro di  Piercarlo Visconti  che si addentra sempre di più nell’animo umano, mette ancora una volta sul piano della bilancia la vita e la morte, le scelte difficili che portano all’una o all’altra,  impone ai suoi personaggi decisioni che graveranno sulla loro coscienza ma che devono essere prese nella frazione di un secondo per non soccombere.

Visconti si dimostra ancora una volta abile narratore, sulla scia della fortunata scuola d’Oltreoceano che ha dato vita a tanti best sellers, creando una trilogia assolutamente avvincente e coinvolgente, della quale E l'agnello mangiò il lupo è l'atto conclusivo.

Nel primo libro, Erano tutte brave persone, l’umanità tutta viene colta di sorpresa dall’evento catastrofico creato da un’attività extra della stella che ci dà la vita, il sole, e deve adattarsi al mondo nuovo: cambiano i bisogni, si azzerano gli ideali di ogni genere,  l’acqua diventa il bene più prezioso, il cibo scarseggia, il paesaggio cambia inesorabilmente. Carlo, il protagonista, ci accompagna in questo viaggio che parte da Firenze e si snoda sulle colline del Chianti, dove affronterà i suoi incubi peggiori. Qui i colori escono dalle pagine ed entrano nell’anima del lettore.

Dove gridano i gabbiani, secondo atto di questa trilogia, racconta del viaggio verso il mare che potrebbe essere la salvezza, l’incontro con altri umani che sono mutati, non più uomini ma bestie feroci, incontrollabili, ma anche con personalità che costringeranno  Carlo a  indagare ancora di più dentro di sé e trovare così  la forza di andare avanti. Il bianco della neve, del ghiaccio e  il rosso del sangue sono i timbri che marchiano il lettore.

E l’agnello mangiò il lupo è il punto di arrivo, il punto da cui ripartire e provare a ricreare un’umanità nuova. La meta è Livorno e la sua roccaforte su quel mare che può dare la salvezza. Un romanzo, quindi, che ha come coprotagonista l’acqua, ma anche un romanzo di “rumori” che dalle pagine risuonano nella testa e nell’anima, pagina dopo pagina.