“Il vento del cambiamento soffia forte, ma le vele vanno regolate per intercettarlo e gonfiarle”. E' iniziata così, al convegno fiorentino delle imprese storiche, quelle che hanno più di cent'anni, la relazione del giovane docente della Bocconi Carlo Altomonte. L'evento, organizzato dall'Unione delle imprese storiche italiane, ruotava attorno al titolo: “Quando il passato intercetta il futuro”. Un titolo che in realtà nascondeva la domanda: qual'è il migliore accesso al mercato per i brand ultracentenari?, con fior di professori chiamati a dire come la pensavano.
In Toscana sono 35 le aziende iscritte all'associazione storica: si va dai cappelli di Grevi Mode ai vini dei Frescobaldi, dalla Banca CR Firenze alla casa editrice Giunti fino all'Officina di Santa Maria Novella. Nella sua relazione Altomonte l'ha presa alla larga. Ha parlato di un mercato globale interconnesso dove l'I-phone è assemblato in Cina, ma i pezzi vengono fatti in vari paesi sparsi nel mondo. Un mercato dove domina il global value chain, la catena globale del valore, con le imprese che non devono preoccuparsi tanto del prodotto finito quanto di specializzarsi in ciò che aggancia la domanda mondiale. “Quel che conta – ha ricordato il docente della Bocconi – è il valore aggiunto e le imprese storiche toscane ne hanno costruito tanto nei secoli”. Ma è sufficiente? Secondo Altomonte innovazione, capacità organizzativa e partecipazione estera sono fattori chiave di successo, insieme alla capitalizzazione. La moderatrice del convegno Clara de Braud, segretario dell'Associazione Italiani Corporate & Investment Banking, ha insistito sull'importanza di un buon management e una visione internazionale.
Può servire dunque la rete d'impresa? Dal comunicato ufficiale sembra la via obbligata, ma dalle parole dei relatori la realtà appare molto più fluida declinando produzione e commercio in mille sfaccettature. Anche il presidente dell'Unione Imprese Storiche, Franco Torrini, non fa giri di parole e ammette: “La crisi colpisce anche noi. Le aziende storiche vanno aggiornate e noi cerchiamo servizi per fronteggiare il mercato e tenere alto il valore che abbiamo costruito nel passato”.