Una libreria che sta per chiudere in una delle piazze principali di Firenze, una città che si mobilita per salvare il vincolo d’uso sull’immobile. La sorte della Libreria Edison, purtroppo, è segnata ma si salverà la destinazione futura dei locali. In questa battaglia intervengono, solidali con i lavoratori, intellettuali, politici, attori, scrittori, musicisti e artisti. La libreria, ormai vuota dopo una svendita che va avanti dal 5 ottobre, si è trasformata in qualcos’altro: una piazza che ogni giorno, fino alla chiusura prevista alla fine di novembre, accoglierà, reading, performance e dibattiti.
In questo fitto calendario di eventi non poteva mancare la solidarietà del mondo dell’arte, attraverso il lavoro di due giovani artiste dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, Mona Mohagheghi e Jonhida Xherri.
Per questa occasione entrambe hanno scelto di intervenire sul mobilio che fino a poche settimane fa accoglieva i libri, usando modalità e linguaggi diversi (l’installazione e la performance).
Nella performance Wordless, Mona Mohagheghi, artista nata a Teheran, mette in scena la violenza della censura. Seduta al centro di una pedana, che fino a pochi giorni fa accoglieva libri, l’artista indosserà una gonna bianca sulla quale sono state applicate, con il filo nero, lettere e parole. Appesi al soffitto tanti apriasole (strumenti che in sartoria si usano per scucire). Inizialmente la performer comincerà a scucire spontaneamente le parole e in un secondo momento il pubblico, invitato a interagire, potrà aiutarla in questa operazione. Scucire è un atto forte e a volte violento: si distrugge, si elimina e si forma qualcosa nello stesso tempo. Si cancellano le lettere, si eliminano e si censurano le parole e si forma un bianco, un silenzio.
Libri e bambini custodi del futuro, l’installazione di Jonida Xherri pensata per la Edison, è il risultato di un laboratorio didattico di realizzazione di libri che l’artista svolgerà (sotto la supervisone del Prof. Edoardo Malagigi) nei locali della libreria con i bambini della Scuola per l’Infanzia Margherita Fasol di Firenze.
I bambini sono i custodi del futuro, quindi sono loro che prendono la parola chiedendo degli ambienti favorevoli per sviluppare la comunicazione, la cultura e la creatività. Loro riempiranno gli spazi ormai vuoti con i propri libri esprimendo il desiderio di non vedere mai più una libreria vuota. I lavori realizzati dai bambini resteranno esposti fino il giorno della chiusura della libreria Edison.
Mona Mohagheghi, nata a Teheran, Iran, nel 1981 è laureata in Arti Visive e Nuovi Linguaggi dall'Accademia di Belle Arti di Firenze. Vive e lavora a Firenze.
Jonida Xherri nata a Durres, Albania, il 19/05/1985 è iscritta al 1 anno della Laurea Specialistica presso il Dipartimento di Arti visive, Decorazione, dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Cultura/ARTICOLO
Edison: vernissage tra gli scaffali vuoti
Mercoledì 21 novembre alle ore 17.15 presso la Libreria Edison di Firenze inaugura Ri/Edison una doppia esposizione con le giovani artiste Jonida Xherri e Mona Mohagheghi

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