Educazione Affettiva è il titolo del nuovo film di Federico Bondi e Clemente Bicocchi, due giovani registi fiorentini. Il film è annunciato nelle presentazioni per la stampa come un documentario che testimonia il passaggio dalle elementari alle medie di una classe di quinta elementare della scuola Pestalozzi di Firenze. Per questo ti aspetti di vedere il classico documentario che ti porta al dentro del lavoro didattico, con testimonianze dei bambini, interviste agli insegnanti e quant'altro.
Il film in realtà sorprende per la capacità che hanno avuto i due registi di mettersi all'altezza dei bambini, nel senso di vivere con loro, essere in mezzo ai loro giochi, discorsi, gite, amori, affetti. Senza una scenggiatura predefinita il film si snoda tra le scene in cui i bambini sono sé stessi, in classe e poi in campagna e al mare, dove sono andati tutti insieme a trascorrere una gita di qualche giorno, prima di separarsi, prima dell'utlima estate in cui si sentiranno veramente bambini, prima di approdare alla scuola secondaria di primo grado che li vedrà già proiettati in una dimensione di piccoli adulti.
E lì ti rendi veramente conto di quanto siano importanti quei momenti per la crescita di un individuo, di quanto sia prezioso il lavoro dei maestri, in questo caso Matteo Bianchini e Paolo Scopetani, per creare tra i bambini un clima di condivisione, altruismo, dove ognuno possa sentirsi parte di un gruppo, senza esclusioni, senza bullismo e cattiverie. Per cui, senza essere propriamente il classico documentario sulla Pestalozzi, questo film in realtà è il più bello spot che questa scuola potesse mai realizzare, nel quale emerge con sincerità e autenticità che i bambini in quella scuola ci stanno benissimo, sono accettati per quello che sono, sono sereni, gioiosi e si vogliono un gran bene.
"Io non voglio andare nel futuro", dice un bambino". Ed è su questo tema che il film rivela l'ambizione di rappresentare anche una metafora più grande, quella della difficoltà di crescere e delle sofferenze dei giovani e giovanissimi raccontata in tanti romanzi e film di formazione di cui è ricca la letteratura e la filmografia. Ma su questa strada il film rimane sospeso e aperto, lasciando che ognuno tragga le proprie conclusioni. Il messaggio più forte resta quello di un percorso educativo da trasmettere a tutti: educatori, genitori, ragazzi.
Il film, prodotto da Ardaco e realizzato anche grazie al contributo di Toscana Film Commssion, sarà proiettato in anteprima allo Spazio Alfieri di Firenze il 3 febbraio, per rimanervi in programmazione per qualche giorno, andrà poi al Cinema Comunale di Pietrasanta nell’ambito di Versilia School City (23/02), al Cinema Comunale di Cavriglia (27/02), alla Fondazione Stensen di Firenze che programmerà il film dal 3 marzo e sarà inoltre distribuito nel circuito delle sale toscane de Gli Imperdibili, curato da Quelli della Compagnia FST.