Cultura/ARTICOLO

Educazione Siberiana: lo spettacolo e l'anteprima film

Al Fabbricone di Prato e al Cinema Principe di Firenze in arrivo gli adattamenti del libro di Nicolai Lilin

/ Elisabetta Vagaggini
Mar 10 Dicembre, 2013
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"Educazione Siberiana è una grande tragedia moderna. Una storia di sentimenti forti: l'amore, l'amicizia, l'odio, il tradimento, i sogni. E' la caduta degli ultimi testimoni di una cultura che sta scomparendo e l'ascesa dei nuovi padroni di una società alla deriva. E nel mezzo c'é la guerra".

Sintetizza così la sua visione del romanzo di Nicolai Lilin, Giuseppe Miale di Mauro che ne firma la riduzione teatrale con l'autore e la regia, il cui debutto è fissato alla Cavallerizza Reale di Torino martedì 26 febbraio (repliche sino al 21 marzo), proprio mentre arriva sugli schermi anche il film omonimo, firmato da Gabriele Salvatores. Dopo Torino lo spettacolo sarà al Fabbricone di Prato dal 4 al 7 aprile, mentre il film, nelle sale da giovedì 28 febbraio, sarà presentato in anteprima mercoledì 27 (ore 21.00), al Cinema Principe di Firenze, alla presenza del regista e dello scrittore russo, naturalizzato italiano.

Educazione Siberiana si muove intorno alla storia di due fratelli molto diversi tra loro. Il primo è Boris, il giusto. Legato agli insegnamenti della tradizione siberiana, rispetta gli anziani e cerca di somigliare in tutto a loro. Il secondo è Yuri, il ribelle. Ha lo sguardo proiettato nel futuro, pronto ad infrangere ogni regola e a tradire la sua stessa famiglia per amore del Dio denaro, così rapito nel suo sogno americano. In mezzo il vecchio Nonno Kuzja, interpretato sul grande schermo da John Malkovich, che cerca di far resistere la tradizione dei criminali onesti, nonostante il devastante impatto della società con il moderno delirio del consumismo occidentale.