Attualità/ARTICOLO

Emigrazione e Immigrazione Lezione sull'Unità d'Italia

In diretta streaming sul nostro portale www.intoscana.it domenica 23 ottobre a partire dalle 10.30

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
immigrazione
Il primo censimento dell’Italia unita contò una popolazione di 25 milioni di abitanti. Nel secolo che seguì, fra il 1861 e il 1961, un numero equivalente di italiani, spinti dalla miseria e dalla fame di lavoro, lasciò la nuova Patria comune per trasferirsi in quasi tutti gli Stati dell’Europa occidentale, delle Americhe, in Australia, e – durante la breve avventura coloniale – nel Nord Africa e in Africa Orientale.

L’esodo interessò tutte le regioni: dapprima quelle settentrionali (Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte), quelle centrali (Toscana, Abruzzo) e poi soprattutto quelle del Sud:in particolare Calabria,Campania e Sicilia. Alla grande emigrazione “americana” fra la fine del XIX secolo e la Grande Guerra, seguì, negli anni ‘50, l’emigrazione “europea” verso il Belgio, la Germania, la Svizzera; poi quella “interna” dal Meridione al triangolo industriale del nord Italia. In quasi tutti i Paesi che li accoglievano, gli italiani dovettero combattere la diffidenza, il disprezzo e l’ostilità: dovuti in parte a pregiudizi xenofobi, in parte a stereotipi radicati, in parte ai fenomeni malavitosi che pure accompagnavano le migrazioni degli onesti e dei laboriosi.

Non si tratta forse, con le pur evidenti diversità di contesto, dello stesso impasto di povertà e di pregiudizi, di fenomeni criminosi e di laboriosità, che accompagna l’immigrazione in Italia dai paesi del Maghreb, dall’Africa equatoriale e dai Balcani? Quanto, in questo quadro, fa storia a sé l’immigrazione dalla Cina? E quanto pesa, nei ritardi con cui il nostro Paese fa fronte al fenomeno, la mancata abitudine a farsi carico di una sorta di reciprocità nei flussi migratori?

Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Emigrazione e Immigrazione. Dago, Cincali.....Vu' cumprà* con Paolo Corti (Università di Torino) e Emilio Franzina (Università di Verona)
Salone delle Feste, Palazzo Bastogi
Via Cavour 18, Firenze

*Dago e Cincali: nomignoli dispregiativi assegnati agli immigrati italiani rispettivamente negli Usa e in Svizzera
Vu’ cumprà: nomignolo dispregiativo assegnato dagli italiani ai venditori ambulanti immigrati dall’Africa e dal mondo arabo
intoscana
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