Torna Emma Tricca con il suo nuovo album Relic. Nei suoi gioiellini acustici si respira a pieni polmoni l'aria della Londra invernale, dove vive e canta da molto, grigia, fumosa e piovosa. Relic ha molte frecce nel suo arco, la sua leggerezza ha capacità e forza per scardinare l'animo di chi ha un cuore di pietra. Cinque anni per realizzare un'opera seconda possono apparire un'eternità ma se i risultati sono questi mai tempo fu impiegato meglio. Accolta meravigliosamente dalla critica specializzata (Time Out, Mojo, Music Week, Nme e moltissime altre quotatissime testate internazionali) Emma ci regala alcune perle di un mondo acustico autentico, personale e raffinato. Welcome back Emma!
Italiana di nascita ma residente a Londra, la cantautrice Emma Tricca è stata segnata dall'incontro con due leggende della musica folk: John Renbourn, e Odetta, la misteriosa e leggendaria cantante che ‘convertì’ Dylan alla musica acustica. Spinta da quest'ultima a trasferirsi in Inghilterra, Emma impara le canzoni della tradizione Folk britannica e inizia a suonare nei Folk Club intorno ad Oxford dove viene notata da personalità quali, tra gli altri, Roy Harper. Dopo un periodo a New York,
Emma si stabilisce stabilmente in UK dove, nell'estate del 2006, viene notata mentre suona al Greenman festival dal dj e boss dell'etichetta Finders Keepers / Twisted Nerve, Andy Votel. L'incontro porta Emma al palco del Meltdown Festival del 2007, curato da Jarvis Cocker. Il grande talento che contraddistingue Emma Tricca non passa inosservato e velocemente arriva alla pubblicazione dell'album Minor White (etichetta Finders Keepers / Twisted Nerve di Andy Votel) e a calcare le scene, tra le altre, del Manchester Apollo e della Royal Albert Hall. Il disco viene ricevuto dalla stampa britannica come "un album senza tempo che durerà tanto quanto quelli registrati da coloro che hanno ispirato Emma a prendere in mano la chitarra la prima volta".