Il settore delle energie rinnovabili in futuro avrà un ruolo importante nell’economia europea. Questo è ciò che emerge dall’Ernst & Young Strategic Growth Forum, importante convegno energetico tenutosi pochi giorni fa a Roma. In un momento storico in cui le rinnovabili sono sempre più ricercate sia dalle aziende che dai cittadini, i quali cercano la tariffa più conveniente, ad esempio utilizzando SuperMoney e il suo servizio di comparazione offerte di energia, occorre quindi disporre di tecnologie all’altezza.
La frattura fra Nord e Sud Europa nel campo delle energie rinnovabili
Massimo Mondazzi, Cfo di Eni, è intervenuto dichiarando che, nonostante sia terminato il tempo degli incentivi e dei sussidi pubblici, le rinnovabili riusciranno a svolgere una parte importante nel futuro dell’area mediterranea, attraendo investimenti di grande portata. Tuttavia è necessario anche l’intervento dei governi per poter creare un mercato che sia in grado di autosostenersi dal punto di vista finanziario e tecnologico. Vi è poi la disparità fra Nord e Sud dell’Europa.
Nella parte settentrionale dell’area mediterranea la crescita demografica è infatti minima, e i consumi energetici risultano stabili. Al sud invece entrambi i fronti sono in aumento. Mondazzi spiega che l’energia elettrica prodotta nel 2014 dai paesi meridionali è stata generata per il 73% dal gas naturale, il 13% dal carbone e solo l’1% del fabbisogno è stato prodotto dalle rinnovabili. La situazione del Nord è invece molto diversa, con il 33% dell’elettricità prodotto dal nucleare, il 20% dal gas e il 13% dalle rinnovabili. In nazioni come Italia, Spagna, Portogallo e Francia il mercato delle energie rinnovabili è già maturo, manca però la disponibilità a far crescere il business rimuovendo le barriere legislative.
La necessità di un coordinamento dell’UE
Secondo Massimo Derchi, managing director di Erg Renew, la causa dell’arretramento tecnologico è la mancanza di un coordinamento delle politiche energetiche nell’Unione Europea. I dati dimostrano infatti che in Germania il fotovoltaico è sei volte più sviluppato che in Spagna, dove però le radiazioni solari sono decisamente maggiori.
Derchi prosegue, affermando che l’unico modo per risolvere questi problemi è ricercabile nella cessione di una parte della sovranità degli Stati all’UE in ambito di politica energetica. In tal modo si eviterà il caos che circonda attualmente questo panorama. Per quanto concerne il Sud dell’area mediterranea, i governi dovrebbero invece investire nelle infrastrutture, come stanno facendo ad esempio i Paesi del Nord Africa.