Enrico Rossi piace ai cittadini

L'indice di gradimento in politica, anzi nella pubblica amministrazione, diventa il tema di un'indagine di DataMonitor, l'istituto di ricerca che ha stilato una classifica dei più apprezzati governatori di regione in Italia.

MONITOREGIONE ha quindi realizzato una graduatoria che vede in testa il presidente del Veneto Luca Zaia, secondo risulta Enrico Rossi governatore della Toscana, al terzo posto a pari merito Vasco Errani dell'Emilia Romagna e Stefano Caldoro della Campania. Al quinto si piazza Mario Spacca delle Marche. Di seguito Renzo Tondo governatore friulano, Vendola della Puglia, Katiuscia Marini dell'Umbria (unica donna in classifica). Entra in graduatoria al nono posto Cota del Piemonte mentre si piazza decimo Formigoni della Lombardia.

L'INDAGINE ha una cadenza trimestrale, ed è quindi la seconda del 2012, e prende in considerazione un campione di 800 intevistati per ognuna della regioni italiane (tranne Valle d'Aosta e Trentino). Un campione "stratificato per caratteristiche socio-demografiche (sesso ed età) e geografiche (province e ampiezza centri) attraverso interviste telefoniche C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interviewing)". L'indagine è stata realizzata nel periodo pre estivo, da metà aprile a fine giugno scorso.

EQUILIBRIO: sostanzialmente equilibrata la rpartizione politica tra i governatori in classifica, sono infatti 5 quelli di centrosinistra e altrettanti quelli di centrodestra. Netta invece la prevalenza del centro nord sul sud rappresentato solo da Campania e Puglia.

DATI DI GRADIMENTO importanti e da tenere in considerazione in vista della prossima campagna elettorale nella quale alcuni dei governatori di regione svolgeranno ruoli importanti e talvolta di primo piano. Ecco perchè sono i tema nazionali ad aver conquistato il centro del tavolo dell'attualità, amche nelle dichiarazioni degli amministratori locali. Un esempio? Il post pubblicato su facebook solo qualche ora fa da Enrico Rossi: "Susanna Camusso, segretaria della CGIL Nazionale, ha proposto di detassare le tredicesime dei lavoratori e pensionati, finanziando questo provvedimento con l'evasione fiscale. Non cambierà il mondo ma sarebbe un segnale, minimo, di giustizia. Propongo che il mio partito, il Partito Democratico | Pagina Ufficiale ne faccia una battaglia affinché il provvedimento sia adottato subito dal governo, magari cercando la copertura finanziaria con un "ritocchino" sui capitali scudati..."