In Toscana il farmaco per l'epatite C sarà distribuito gratuitamente a tutti i pazienti che ne hanno bisogno. Lo ha stabilito una delibera approvata stamani dalla giunta, in cui si dichiara che la Regione ritiene necessario garantire a tutti gli assistiti l'accesso gratuito alla terapia farmacologica, che costa intorno ai 30mila euro a persona.
Si stima che siano oltre 26mila (pari allo 0,7% della popolazione) i pazienti con infezione da virus dell'epatite C potenzialmente trattabili con farmaci ad azione diretta antivirale (DAA). Per la Regione la spesa è stata valutata in 60 milioni di euro nel triennio 2015-2017: 10 milioni nel 2015, 25 nel 2016, 25 nel 2017. Boccare la progressione del danno epatico in uno stadio precoce risolve definitivamente la malattia, riduce il rischio di diffusione ed evita tutte le spese derivanti dal trattamento della malattia.
La delibera dà incarico all'Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale) di mettere in atto immediatamente le necessarie procedure pubbliche di affidamento delle terapie farmacologiche. Il progetto nazionale di trattamento farmacologico dell'epatite C cronica ha ammesso alla rimborsabilità i farmaci DDA per i pazienti più gravi. In Toscana, circa il 70/80% (circa 18mila persone) dei malati resta fuori dal progetto nazionale. Da qui, spiega la Regione, la scelta di dare il farmaco gratuito a tutti.