Europa e Mediterraneo

Integrare i Paesi del Sud Est Europa nell’Unione Europea, attraverso il rafforzamento delle competenze di governance dei territori e la promozione dello sviluppo locale sostenibile: è quanto si propone la rete di enti locali italiani SeeNet, coordinata dalla Regione Toscana. Una rete nata all’inizio del 2000 con l’obiettivo di armonizzare gli interventi di cooperazione toscana nella zona del Sud Est dell’Europa. Il progetto ha toccato i campi dello sviluppo del turismo culturale, della valorizzazione del territorio rurale, dell’ambiente naturale e del sostegno alle piccole e medie imprese.

La rete di SeeNet ha infatti sostenuto anche la cooperazione imprenditoriale transfrontaliera cercando di rafforzare l’imprenditoria locale. Come? Da una parte stimolando il dialogo e la creazione di reti territoriali tra i soggetti pubblici e privati che si occupano di sviluppo economico locale e dall’altra esortando le aziende ad operare non solo nei confini nazionali ma puntando sull’export internazionale. Così si è lavorato al consolidamento del sistema di piccole e medie imprese nei territori di Zenica-Doboj, Erzegovina- Neretva, Smumadija-Pomoravlje e dell’area di Belgrado e Prijedor.
Uno dei temi chiave delle azioni di cooperazione decentrata di SeeNet è stato anche lo sviluppo, nei paesi del Sud-Est Europa, del turismo eco-sostenibile. Questo attraverso la predisposizione di piani locali legati al turismo e la realizzazione di Centri per la promozione e vendita di prodotti del settore agroalimentare e artigianato tradizionale. I centri interessati dal progetto di cooperazione sono stati quelli dell’Erzegovina e di Dubrovnik, le aree montane della BiH e i territori di Scutari, Nis, Kraljevo, Niksic e Peje/Pec. La Regione Toscana ha investito nel progetto circa 600 mila euro, su un costo totale che supera di poco gli undici milioni di euro finanziati in larga parte dal Ministero per gli Affari Esteri. Hanno sostenuto economicamente il progetto anche le regioni Emilia -Romagna, Piemonte, Veneeto, Friuli Venezia Giulia, Marche e la Provincia Autonoma di Trento. Gli interventi sono stati attivati nel 2009 e proseguiranno fino all’estate del 2013.

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