Torna a Firenze “Fabbrica Europa” il festival che è molto più di un festival, una rassegna o meglio una piattaforma culturale che da ben ventidue anni porta a Firenze i progetti più innovativi di danza, teatro e musica.
Dal 7 maggio al 3 luglio un denso programma di eventi che comprende anche numerose prime assolute si riverserà sulla Stazione Leopolda centro pulsante della manifestazione coinvolgendo anche altri spazi culturali del capoluogo toscano: il Teatro Cantiere Florida, il Teatro Goldoni, il Museo Novecento, Le Murate, l’Istituto Francese, il Teatro Verdi e anche il Teatro Era di Pontedera.
La danza vedrà quest’anno un focus sull’area asiatica con protagonista la Corea. Alla Lee Hee-moon Company toccherà l’onore di inaugurare Fabrica Europa con lo spettacolo “Zap” che unisce musica, vocalità, danza e tradizione in un’opera ibrida di teatro contemporaneo. Ospite di Fabbrica anche il coreografo di fama mondiale Sang Jijia con la prima assoluta di “Pa|Ethos”. Chiude il festival la Korea National Contemporary Dance Company di Seoul che presenterà in prima europea “Bul-Ssang” coreografia della pluripremiata Aesoon Ahn in coproduzione con Opera di Firenze/maggio Musicale Fiorentino. Da segnalare anche le sei serate dedicate ai giovani coreografi che dal Brasile al Giappone, dalla Francia alla Svezia si troveranno a Firenze per creare originali percorsi di danza.
Il teatro vede come fil rouge della manifestazione la polifonia di voci artistiche per raccontare testimonianze storiche, sociali e politiche. In questo filone ben si inserisce il Teatr Zar di Wroclav (Polonia) che presenta in prima nazionale “Armine, Sister” dedicato al genocidio degli armeni di cui ricorrono quest’anno i cento anni. Il Teatr Zar offrirà anche un concerto di canti tradizionali curdi raccolti da cantastorie che narrano le vicende della vita dei villaggi. Il giovane artista Glen Çaçi va alla riscoperta delle sue radici albanesi assieme al fratello proponendo in prima nazionale "KK//I'm a kommunist kid", una riflessione politico-performativa sulla proprietà territoriale e sull'identità culturale. Al Teatro Goldoni “The living room” del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards metterà a nudo il mestiere d’attore raccontando la vita teatrale accogliendo gli spettatori in un piccolo banchetto domestico.
Torna nella XXII edizione del festival anche la musica con alcune proposte entusiasmanti. Branko, Clap! Clap!, dj Khalab e Voodoo Rebel l’8 maggio porteranno l’elettronica a mischiarsi con i ritmi africani. Il 16 maggio alla Leopolda si terrà la prima assoluta di “Epica Etica Etnica Pathos” che riproporrà al pubblico il disco del 1990 dei CCCP reinterpretato dai cantanti delle generazioni successive: Lo Stato Sociale, Appino degli Zen Circus, Brunori Sas, Max Collini degli Offlaga Disco Pax e Francesco Di Bella nell’ottica di riunire in una sola sera pubblici di età diversa in nome del linguaggio universale e senza età della musica. Il leggendario chitarrista e cantante maliano Boubacar Traorè sarà protagonista il 17 maggio dell’anteprima del Festival au Désert. Sempre il 17 un’altra esperienza che si preannuncia imperdibile. Arriva alla Leopolda l’ “Unità di Sonorizzazione” ovvero una performance musicale di sonorizzazione video che coinvolgerà ben 24 musicisti operai diretti da Enrico Gabrielli e Sergio Giusti. L’esperienza coinvolgerà anche Marco Parente, Antonio Rezza e moltissimi tra musicisti, filmaker e video artisti.
Questi solo alcuni degli eventi in calendario, per scoprire anche tutto il resto visitate il sito web:
www.fabbricaeuropa.net