Con l'approvazione del progetto “A bottega di invenzioni – FabLab nelle scuole” la Toscana muove i primi passi tra le nuove forme di produzione e apprendistato. È prevista infatti per la fine di ottobre l’inaugurazione del primo FabLab dell’Università di Siena. “Il Miur ha contribuito con un milione e mezzo e sarà un luogo al centro della nostra programmazione”, dice il rettore Angelo Riccaboni al Corriere della Sera. Quello di Siena sarà uno spazio laboratoriale, espositivo e di dialogo multidisciplinare, finalizzato a promuovere i saperi e l’acquisizione da parte degli studenti di competenze trasversali. Non apparterrà a nessuna facoltà, ma sarà dell’Ateneo e a disposizione delle soft skills.
Il piano regionale prevede inoltre la creazione di laboratori FabLab nelle scuole e nelle università di tutta la Toscana. Un FabLab (dall’inglese fabrication laboratory) è una piccola officina che offre servizi personalizzati di fabbricazione digitale, dotati di una serie di strumenti informatici e tecnologici (stampante 3D, fresa a controllo numerico, taglio laser, componenti elettronici come Arduino, micro computer come RaspberryPi), capaci di realizzare una vasta serie di oggetti. Spicca la possibilità di produrre prodotti tecnologici generalmente considerati appannaggio esclusivo della produzione di massa. Sebbene i FabLab non possano competere con tale tipo di produzione per quanto riguarda i beni di consumo, hanno dimostrato notevoli potenzialità nel fornire ai loro utenti gli strumenti per realizzare in proprio dispositivi tecnologici.
Per la realizzazione del progetto si prevede una spesa complessiva di 185mila euro, di cui 160mila direttamente dalla Regione e 25mila frutto del cofinanziamento delle scuole coinvolte. Di questi 80mila saranno destinati all’attività corrente e altri 80mila agli investimenti pratici, come l'acquisto di stampanti 3D. Secondo uno studio appena pubblicato da Grand View Research, il mercato di questo tipo di stampanti è destinato a passare a livello mondiale dai 2 agli 8 miliardi di dollari entro il 2020, con una crescita del 20% nella sola Europa.
"La rete di scuole dei Laboratori del Sapere Scientifico” – sottolinea l’assessore all'istruzione Cristina Grieco – “coinvolge gli istituti di ogni ordine partecipanti ai bandi regionali per la promozione di una didattica innovativa in ambito scientifico e matematico, e integrerà la propria attività sviluppando il progetto FabLab corner nelle scuole toscane, partendo da una base di 35 scuole già presenti nella rete”.