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Fair play tra le tifoserie: piace il modello Firenze

L'immagine del turista-tifoso funziona. E potrebbe essere applicato anche in altre gare internazionali

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Ospiti della Camera di Commercio di Firenze, i rappresentanti regionali delle Associazioni dei pubblici esercizi chiedono alle Autorità – non solo toscane – di fare proprio il “modello Firenze per l’accoglienza allo sport”. Dopo il “terzo tempo” all’interno dello stadio, la città di Firenze inventa adesso anche il fair play verso le tifoserie avversarie. Niente di arzigogolato, anzi frutto di mero buon senso: in occasione delle due ultime partite internazionali, Fiorentina-Liverpool e Fiorentina-Bayern Monaco, le forze dell’ordine, le categorie economiche e gli esercenti dei pubblici esercizi fiorentini hanno sperimentato un nuovo rapporto con le tifoserie ospiti. Anziché adottare il rigido divieto di vendita di alcolici, previsto per queste occasioni, il Prefetto Andrea De Martino, su proposta del Questore Francesco Tagliente, ha disposto di procedere al solo divieto di asporto delle bevande alcoliche.

I tifosi, sparsi in piccoli gruppi nei locali pubblici, hanno potuto ordinare e consumare alcolici all’interno del locale, magari mangiandoci insieme anche qualche specialità tradizionale, per poi recarsi, a stomaco pieno, allo stadio. In aggiunta, nell’area allestita della fan zone sono stati distribuiti a titolo gratuito circa 2000 pasti. Anziché bighellonare per strada in comitive sorvegliate a vista dalle forze dell’ordine, anziché riempire di bottiglie vuote i parapetti dei lungarni e di cocci di vetro le carreggiate stradali, i tifosi “avversari” si sono dispersi nella molteplice offerta dei pubblici esercizi fiorentini in piccoli gruppi che non si sono fatti notare. Sarà stata la qualità dell’offerta, sarà stata la sensazione di sentirsi turisti, e non “gruppi paramilitari” osteggiati dai nativi, i tifosi delle squadre ospiti si sono comportati in modo encomiabile e anche le forze dell’ordine non hanno dovuto dispiegare i classici strumenti repressivi.

Il questore di Firenze, Francesco Tagliente, ha confermato che il modello adottato della c.d. “somministrazione assistita”, può diventare una risposta matura ovunque e ricondurre anche i più importanti eventi sportivi a una normalità di comportamenti da tutti auspicata. Negli ultimi tempi a Firenze si sono disputate oltre dieci competizioni internazionali. Il divieto di vendita di alcolici è stato applicato in concomitanza con le partite in cui la Fiorentina giocava contro Everton, Endoven e Rangers. Per altre la vendita era stata libera. Nelle due ultime partite, contro Liverpool e Bayern, la vendita è stata vietata, mentre la somministrazione è stata “assistita”, potenziando gli addetti alla clientela negli esercizi.

Il modello si è rivelato un successo, senza problemi per l’ordine pubblico. Nelle occasioni in cui è stato posto un divieto assoluto, si sono verificati problemi sui mezzi di trasporto, al prefiltraggio e nello stadio, con sanzioni anche agli esercenti che hanno venduto in deroga alle disposizioni. Oltretutto, per limitare i danni di meno di 2000 potenziali facinorosi, si sono limitati i diritti di oltre 200.000 tifosi tranquilli, con notevole danno economico per le categorie. Aldo Cursano di FIPE Confcommercio ha ribadito che la somministrazione di alcool va governata: attualmente il 25% di alcool è somministrato e il 75% è venduto.

Il modello Firenze responsabilizza tutte le parti in causa e fa sì che “si vinca in campo e fuori campo”. Esmeralda Giampaoli di FIEPET Confesercenti ha evidenziato come gli esercenti, da soggetti passivi, si siano trasformati in soggetti attivi e centrali facendo con piena professionalità e con successo il proprio lavoro. Brunella Tarli, dirigente della Camera di Commercio, ha ricordato che, collaborando già con le forze dell’ordine per il mantenimento della legalità societaria, l’Ente è onorato di esser coinvolto in un progetto, i cui soggetti, già partner della Camera, puntano sul fattore prevenzione per tutelare la convivenza civile. Il Modello Firenze di accoglienza allo sport coinvolge, sotto l’egida del Prefetto, il Questore, il Vice Sindaco, i Comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza e il Comandante della Polizia Municipale.

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