Salute/ARTICOLO

Farmaci plasmaderivati, Kedrion Primo player del settore in Italia

L'azienda italiana ha aperto da poco un nuovo stabilimento a Castelvecchio Pascoli, Lucca. Previste dalle 70 alle 90 assunzioni entro il 2017

/ Redazione
Gio 19 Marzo, 2015
macchinari Kedrion

La Toscana è sede di tre stabilimenti dell'azienda italiana Kedrion Biopharma, il primo player in Italia e il quinto nel mondo nel settore dei farmaci derivati dal plasma umano. E' del febbraio scorso l'apertura dello stabilimento Kedrion a Castelvecchio Pascoli, Lucca, alla presenza del presidente della Regione Enrico Rossi. Ma ci sono altri due stabilimenti: quelli di Bolognana, sempre nel lucchese, e di Siena.

COSA FA KEDRION - Kedrion raccoglie e fraziona il plasma umano al fine di produrre e distribuire farmaci per la cura di emofilia, immunodeficienze e altre forme di patologie gravi. Il suo lavoro rappresenta una sorta di ponte tra i donatori e coloro che necessitano di cure. Nel 2014 il fatturato stimato è stato di 466 milioni di euro, dei quali 159 milioni derivanti dalle sole attività negli Stati Uniti. Kedrion ha 2009 dipendenti, di cui 941 in Italia: oltre la metà di loro sono under 40, il 37% sono donne.

L'INVESTIMENTO DI CASTELVECCHIO PASCOLI – Non è stata casuale l'apertura a Castelvecchio Pascoli del nuovo stabilimento. “La scelta dell’azienda di investire sul territorio – ha detto Paolo Marcucci, presidente e ad Kedrion – rafforza ulteriormente la centralità dell’Italia nel modello di business di Kedrion e costituisce un importante riconoscimento delle radici italiane da cui tutto è iniziato”.

La spesa è stata di oltre 67 milioni di euro. Sono previste dalle 70 alle 90 nuove assunzioni entro il 2017, data in cui l’impianto diventerà operativo. Per la gestione del progetto sono già state assunte 20 persone per il biennio 2014-2015, mentre il cantiere, avviato nel gennaio 2014, ha impiegato giornalmente un numero medio di maestranze che oscillava tra le 45 e le 50 unità operative oltre all’indotto.

L'impianto, che occupa una superficie di quasi 5000 metri quadrati, purificherà 2 milioni di litri equivalenti di plasma raccolto negli Stati Uniti per la produzione di immunoglobuline di nuova generazione al 10% (NGIG).

IL NUOVO FARMACO - Il prodotto finito verrà realizzato nello stabilimento di Bolognana. Il farmaco sarà distribuito nel mercato italiano, sia nell’ambito del Sistema nazionale di autosufficienza che in ambito commerciale, ma sarà rivolto anche ai mercati europeo e americano. L’inizio della commercializzazione è prevista per fine 2016 - inizio 2017.

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