Nel 2010 gli alberghi italiani hanno fatto registrare 245,4 milioni di presenze pari ad un -0,5% rispetto al 2009. I dati, frutto dell'Osservatorio Turistico-Alberghiero di Federalberghi, realizzato su un campione di oltre 1.100 strutture, sono stati diffusi oggi nel corso della cerimonia inaugurale della 61/ma Assemblea Generale Ordinaria.
Le presenze dei clienti italiani sono state 137,7 milioni (-1,5% rispetto al 2009), mentre quelle dei clienti stranieri sono state 107,7 milioni con un aumento dello 0,8% nei confronti del 2009. Rispetto al 2009 la domanda complessiva ha mostrato una perdita costante ogni mese con l'eccezione di marzo (+1%) e di luglio (+3,1%). Quanto alla nazionalità di provenienza, nel periodo monitorato giugno-dicembre la componente proveniente dal Regno Unito ha fatto segnare un recupero del 14,4%, seguita dai giapponesi con +8,9%, dagli statunitensi con un +5,6% e dai tedeschi con un +3,8%. La bilancia valutaria turistica nel 2010 ha fatto segnare un calo dell'0,6% passando da 8,84 miliardi di euro del 2009 agli 8,79 miliardi di euro dell'anno scorso.
"Nel 2010 siamo in pratica riusciti a tenere, complessivamente, la posizione conseguita l'anno precedente - ha commentato il presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca - realizzando una stagnazione rinvigorita esclusivamente da una lieve ripresa della domanda estera. Dato che non ci soddisfa e che auspichiamo, grazie all'impegno della categoria, di riuscire ad incrementare significativamente nel 2011, per il quale ci auguriamo una ripresa della domanda".